L’Agenzia Moody’s ha confermato il rating della Regione siciliana al Ba1 con outlook stabile. La posizione di liquidità della regione, sostiene Moody’s, “è migliorata significativamente negli ultimi tre anni mentre la riduzione della leva finanziaria continua con un moderato rapporto del debito netto diretto e indiretto del 49% rispetto al 2017.

“La conferma – scrive l’agenzia di rating – riflette gli sforzi di risanamento del bilancio in corso, che potrebbero compensare le potenziali pressioni dovute al deterioramento della qualità creditizia del debito sovrano”.

dati che confortano le previsione inserite nel Defr siciliano.

“Sulla base del dato previsionale che emerge dall’aggiornamento del documento di economia e finanza dello Stato appena approvato dalle Camere, ne scaturisce un quadro pro grammatico di crescita del Pil reale corrispondente a 1,7% nel 2018, 1,5% nel 2019, 1,5% nel 2020 e 1,2% nel 2021, tendenza che si fonda sull’attivazione della spesa di sviluppo (fondi regionali, europei e statali), secondo il profilo temporale e gli importi previsti nei programmi di investimento del governo regionale e di quelli operati dalle imprese: solo per Enel e Terna gli investimenti programmati nel triennio dovrebbero superare il miliardo di euro”.

“E cosi superati i 90 miliardi di euro nel 2021 si potranno raggiungere i 100 miliardi di valore nominale del Pil – aggiunge Armao – Il 2021, da qui una flessione delle previsioni di crescita, sarà anche l’anno di avvio della nuova programmazione per la quale dovrà essere evitata la stasi iniziale di investimenti registrata nel periodo 2014-2020, sopratutto concentrando la spesa di fondi extra-regionale di fonte statale”. Nel quadriennio, rispetto alla ricchezza perduta nel periodo della crisi 2008-14 (quando il Pil regionale é sceso del 15,3%) “si recupererà così il 5,9%, circa il 40%, che si aggiunge al meno robusto 20% recuperato nel periodo 2015-17 (2,4%)”, prosegue Armao. Il documento approvato indica anche i disegni di legge collegati approvati in questi mesi dalla giunta, il complesso di riforme correlate la manovra finanziaria del governo Musumeci. “Come per l’approvazione del Defr a giugno scorso anche questa volta i tempi sono stati rispettati in linea con gli impegni assunti dal governo Musumeci – afferma l’assessore – Il Documento potrà adesso essere esaminato dal Parlamento, dopo l’approvazione del rendiconto generale, dell’assestamento, dei debiti fuori bilancio già calendarizzati”.

La certificazione di Moody’s rafforza, dunque, queste previsioni. Il governo sta adesso predisponendo il ddl di bilancio, quello di stabilità e il collegato ordinamentale, la manovra finanziaria 2019, da approvare entro il 31 dicembre prossimo.

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