Un clochard è morto a Palermo nei portici tra via Crispi e via Guardione. A scoprire il corpo senza vita Sabrina e Vincenzo Figuccia.
“Eravamo andati a portare dei dolcetti e un del panettone a due clochard che conosciamo. Dino a Amor, quest’ultimo tunisino che vive da anni a Palermo – racconta Sabrina Figuccia – Io mi fermo di tanto in tanto a parlare con loro che mi raccontano della loro vita. Dino si era alzato e parlava con noi. Amor che era quello più loquace restava sotto le coperte. Lo abbiamo chiamato, ma non rispondeva. E’ stato terribile scoprire che non respirava”.
I due fratelli entrambi in politica hanno chiamato il 118. I sanitari più volte hanno cercato di rianimarlo ma senza successo. Poi è arrivata la polizia. “I medici hanno detto che è morto per arresto cardiaco – aggiunge Sabrina Figuccia – Un momento di serenità e condivisione si è trasformato in una tragedia. Avevamo in mano la carta argentata dei cioccolatini e la stessa carta dello stesso colore era sul corpo di quell’uomo con il quale io mi intrattenevo a parlare. La sua morte mi ha creato un senso di sconforto”.
E’ arrivata la polizia e il medico legale. Il pm di turno deciderà se eseguire l’autopsia. “Secondo me Amor – aggiunge Sabrina – era morto da ore. Credo che servano maggiori iniziative politiche per evitare morti assurde come queste. Serve una maggiore politica sociale che risulta poco efficace se succedono tragedie come questa. Volevo iniziare il nuovo anno all’insegna della spensieratezza e della gioia portando qualche sorriso a due amici e mi sono trovata davanti ad una scena che difficilmente dimenticherò. Noi politici dobbiamo fare di più. Servono maggiori misure. Sotto i portici di via Crispi tutti sanno che lì la sera dormono dei senza casa. Oggi uno di loro se n’è andato tra l’indifferenza di tanti. Questo è drammatico”.
Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando anche se il tunisino stava a Palermo da anni la colpa della morte e “delle politiche migratorie inumane”.
“Un cittadino extracomunitario, probabilmente tunisino, senza dimora di circa 45 anni è stato trovato morto nel pomeriggio di oggi in piazza XIII Vittime, apparentemente colto da infarto.
L’uomo era conosciuto dai volontari delle associazioni che in collaborazione con il Comune forniscono assistenza e pasti caldi ai senza dimora, ma poiché probabilmente privo di permesso di soggiorno non aveva mai accettato l’assistenza dei servizi sociali comunali – si legge in un comunicato stampa del Comune – Per il Sindaco Leoluca Orlando “siamo di fronte all’ennesima tragedia causata dalla colpevole politica inumana che discrimina i cittadini, gli esseri umani sulla base del loro paese di nascita, l’ennesima vittima del sistema del permesso di soggiorno, che spinge nell’ombra centinaia di persone costrette a rinunciare o a rifiutare assistenza e servizi per paura dell’espulsione.”
L’Assessore Giuseppe Mattina – che si è recato sul posto in attesa degli operatori dei servizi funebri – ricorda che “in questo periodo sono stati potenziati i servizi su strada e dei dormitori, così come è stato attivato con la Polizia Municipale il numero 091/6733432 cui è possibile segnalare situazioni di necessità per i senza dimora.
Altri interventi sono previsti nei prossimi giorni per fronteggiare le necessità di questi cittadini, ma è ovvio che qualsiasi servizio ed intervento deve essere voluto ed accettato dai diretti interessati, che, come sembra essere avvenuto in questo caso, se irregolari temono e rifuggono il contatto con le istituzioni.”
“È necessario affrontare e risolvere a monte la situazione – ribadisce Orlando – evitando che chiunque possa essere o sentirsi irregolare o clandestino a causa della propria nazionalità o della propria storia personale.”
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