La violinista tedesca Viviane Hagner è la protagonista del concerto di venerdì 21 aprile (ore 20,30) e sabato 22 aprile (17,30) al Politeama Garibaldi, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana guidata dal direttore stabile Simone Bernardini. Il programma si apre con il Concerto per Violino in La minore, Op. 53 (B108) di Antonín Dvořák (1841-1904) cui farà seguito il Concerto per Orchestra di Béla Bartók (1881-1945). Viviane Hagner, nativa di Monaco, ma cresciuta a Berlino, una sorella pianista, è tra le più affermate violiniste della generazione dei “Thirties”. Suona uno Stradivari del 1717.
Il Concerto per Violino in La minore, Op. 53 (B108) Antonín Dvořák. E’ un concerto per violino ed orchestra composto da Antonín Dvořák nel 1879. Il concerto è stato eseguito per la prima volta nel 1883 da František Ondříček a Praga. È stato anche eseguito a Vienna e Londra. E’ ancora adesso un punto di riferimento fondamentale per il repertorio violinistico. Il concerto è diviso nei seguenti movimenti: Allegro ma non troppo; Adagio ma non troppo; Finale: Allegro giocoso ma non troppo. Dvořák mise mano al suo lavoro nel 1878, dopo aver conosciuto Joseph Joachim cui avrebbe voluto dedicare l’opera, salvo un tardivo ripensamento. Joachim espresse infatti delle perplessità sulla ripetizione del terzo movimento, tanto che poi non eseguì mai questa parte.
Il Concerto per Orchestra di Béla Bartók. Fu composto tra il 1942 e il 1943 per la Fondazione Musicale “Koussevitzky”, ed eseguito il 1º dicembre 1944 dalla Boston Symphony Orchestra diretta da Serge Koussevitzky. Il compositore ungherese si trovava a Saranac Lake ospite dell’Associazione del Compositori Americani, quando lavorò alla composizione, durante il suo esilio, in non perfette condizioni di salute. Il Concerto per Orchestra è una forma insolita ma già usata da altri colleghi, come Paul Hindemith e l’amico Zoltán Kodály, che il compositore utilizzò non solo per omaggiare con virtuosismi i membri della Boston Symphony Orchestra, ma anche per richiamare la struttura del concertino barocco. Il termine stesso tende ad esaltare il ruolo delle diverse sezioni strumentali dell’Orchestra. E’ diviso in cinque movimenti: Andante non troppo, Allegro vivace; Gioco delle coppie: Allegretto scherzando; Elegia: Andante non troppo; Intermezzo interrotto: Allegretto; Finale: Pesante. Il concerto ebbe una calorosa accoglienza da parte del pubblico americano, tanto che garantì a Bartók l’esecuzione per centinaia di repliche in tutto il mondo.
Biglietti 8-25 euro al Botteghino del Politeama Garibaldi e un’ora e mezza prima dello spettacolo. Info: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it, www.orchestrasinfonicasiciliana.it, vivaticket.it, 091 6072532.
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