Nuovo show, nuovo successo. Così, telegraficamente, potremmo definire “Letterio canta Modugno”, l’ennesimo spettacolo-tributo che l’instancabile Letterio Lombardo, questa volta ha ideato e realizzato per ricordare il grande “Mimmo nazionale” e le sue numerose e celebri canzoni.
Ed infatti è, ”Ciao ciao bambina”, la prima canzone in programma che Letterio esegue con la solita classe che lo distingue. Alla fine, ecco Margherita Bonura, gradito e piacevole ritorno che, in veste di presentatrice traccia un breve profilo biografico del celebre cantautore barese di Polignano a Mare ma che amava tanto la Sicilia; autore di circa 200 canzoni, attore di cinema e teatro e vincitore di ben 4 Festival di Sanremo (come Claudio Villa, ndr).
Quindi, è la volta di Letterio che inizia, tra gli applausi, “Dio come ti amo” e poi, con la presenza del giovane mandolinista, Riccardo Lo Coco, “’O ccafè”; seguono, “Come stai?” e la celebre “Tre briganti e tre somari”, tratta dalla commedia musicale “Rinaldo in campo” cantata da Lombardo con la collaborazione di due orchestrali. Intanto il pubblico, entusiasta, mostrando di conoscere tutti i testi delle canzoni, si abbandona a scroscianti applausi, seguiti da numerosi “bravo”. E’ la volta di “U pisci spada”, “La donna riccia”, “Ma come hai fatto” e “Pasqualino Marajà”, eseguite dall’esperto Letterio Lombardo, mentre in sala qualcuno bisbiglia: “ma quando canta la Bonura”? E, come se avesse sentito il proprio nome, ecco salire Margherita Bonura sul palco con 13 bambini dai 3 ai 12 anni, componenti il coro, per accompagnare Letterio che interpreta “Meraviglioso”, motivo scritto da Riccardo Pazzaglia con musiche di Modugno che venne scartato dalla commissione esaminatrice per il Festival di Sanremo 1968 ma che, col tempo, riscosse notevole successo.
La seconda parte dello show inizia con “Tu si na cosa grande”, con arrangiamenti originali di Piero Caccamo e magistralmente eseguita dalla coppia Bonura-Lombardo che ha curato anche una efficace espressività. Seguono, “Uomo in frack”, “Lazzarella”, “Resta cu ‘mme”, quindi “Notte di luna calante”, “Io mammete e tu” (con la partecipazione delle coriste, Sveva e Oriana), “L’anniversario”, un medley formato da “Selene”, “La lontananza”, “Piange il telefono”, “Il maestro di violino”, “L’avventura”; “Il vecchietto” (insieme ai piccoli del Coro) e l’immancabile “Nel blu dipinto di blu”, cantata con i coristi per il gran finale, tra il pubblico plaudente. Per venerdì 7 settembre, il Teatro Arena di Vito Zappalà ospiterà ancora Letterio Lombardo per lo show “The Blue Cavern e Letterio cantano I Beatles”.
Auguriamoci che in quell’occasione sia presente anche la brava Margherita Bonura dalla splendida voce ed elemento indispensabile che, a distanza di pochi mesi abbiamo ritrovato molto più disinvolta e più a suo agio sul palcoscenico.
(foto di Filippo Messina)
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