“Trentanove anni fa, Cosa nostra uccideva uno degli investigatori più attivi e lungimiranti nel contrasto alla criminalità organizzata.

Boris Giuliano fu l’ideatore di un sistema investigativo, che ancor oggi fa scuola nelle indagini di polizia giudiziaria.

Il dirigente della Squadra mobile di Palermo fu tra i primi servitori dello Stato a cadere sotto i colpi della, ma il suo sacrificio è servito a far luce sui traffici internazionali di droga e sui rapporti con i boss d’oltreoceano”.

Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.