Dimissioni all’inizio del 2022, fra gennaio e marzo ma più probabilmente proprio a febbraio. L’ipotesi è suggestiva, di concreto ancora non c’è nulla ma l’idea inizia a rimbalzare fra i corridoi dei palazzi che contano. Qualcuno avrebbe suggerito mal Presidente della Regione Nello Musumeci questa strategia per spiazzare gli avversari e cambiare e carte in tavola in vista delle candidature.
Come le dimissioni aiuterebbero Musumeci
Strano a dirsi ma le dimissioni in anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato prevista nell’autunno del prossimo anno potrebbero essere una strategia vincente per lo stesso presidente dimissionario Musumeci. Almeno sul fronte della corsa alla ricandidatura.
Allo stato attuale, infatti, Musumeci ha voglia di ricandidarsi e lo ha detto in tutte le forme ma c’è anche una resistenza latente e in qualche caso dichiarata da parte degli alleati. La strada individuata, dunque, passerebbe, prima per altre elezioni, quelle amministrative a Palermo.
Il percorso ad oggi
Il percorso politico ad oggi vedrebbe la scelta dei candidati per la città di Palermo come prima cosa. Quelle elezioni, in primavera, servirebbero a ‘contarsi’ in modo che subito dopo sia chiara qual è la forza politica alla guida della coalizione in Sicilia e dunque che possa esprimere il candidato presidente. ma nel mezzo c’è anche l’elezione del Presidente della Repubblica che potrebbe cambiare gli equilibri nazionali nelle coalizioni.
Cosa cambierebbero le dimissioni
Le dimissioni anticipate cambierebbero le carte in tavola. Si andrebbe alle regionali insieme alle amministrative dunque tutti al voto in primavera. Se non proprio nello stesso giorno, quantomeno a breve distanza. Ciò porterebbe le trattative per le candidature su un duplice piano. Insomma bisognerebbe scegliere i candidati per Palermo e per l Regione contemporaneamente.
Niente ‘conti’ sui voti presi alle amministrative
Di conseguenza le scelte andrebbero fatte cristallizzando la situazione al momento delle dimissioni. Nessuno potrebbe ‘contarsi’ alle amministrative e si bypasserebbero anche le eventuali conseguenze e contraccolpi che possano discendere dall’elezione del presidente della Repubblica.
Allo stato solo una idea
Attualmente si tratta solo di una idea alla quale, però, non sembra esserci adesione
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