Non ci sarà l’invio dell’esercito che qualcuno pensava potesse arrivare come richiesto per Catania (non è mai stata richiesta questa misura specifica) e di aumento delle forze di polizia si parlerà in seguito. L’emergenza sicurezza esiste in molte metropoli italiane ma Palermo non è fra le città con un aumento rilevato della micricriminalità
Nonostante il clima di grande collaborazione e di confronto si registra un sostanziale nulla di fatto nel breve termine dall’incontro del sindaco di Palermo Roberto Lagalla con il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi che snocciola dati in base ai quale i crimini in città sono in diminuzione
Incontro già programmato non solo su Palermo
Lagalla era volato oggi a roma per rappresentare la situazione di escalation di criminalità che vive la città e rappresentare al ministro quanto già messo nero su bianco in una lettera al Prefetto di Palermo in cui chiede maggiori controlli tanto nel centro quanto nelle periferie. ma il vertice non era sulla città di Palermo. Lagalla si è inserito in un incontro già programmato fra il Presidente nazionale dell’Anci, l’associazione dei comuni, Gaetano Manfredi e altri sindaci italiani che andavano proprio a parlare di sicurezza.
Più poteri (informatici) alla polizia Municipale
La novità principale rappresentata dal Ministro riguarda le polizie locali alle quali si intende permettere l’accesso alle banche date nazionali di pubblica sicurezza non solo per consultazione ma anche per caricamento di dati. Maggiori informazioni significano anche maggiori poteri operativi fino ad ora mai concessi alle polizie locali
Presenza delle forse di Polizia
Per aumentare la presenza di tutte le altre forze di polizia, invece, ci vorrà del tempo, Servono risorse che il governo deve reperire ed il problema non riguarda solo palermo ma tutte le brandi città italiane.
Più rapido potrebbe essere il trasferimento di risorse aggiuntive ai comuni da utilizzare per la sicurezza.
Palermo non è una priorità
Ma Palermo, in materia di sicurezza, non è una priorità. Non l’ha messa così il Ministro che ha, però rappresentato come i dati in possesso del Ministero mostrano che i crimine, nei primi sei mesi del 2025, in città siano in diminuzione rispetto al 2024. Una statistica che non trova, però, conferma nel sentire della popolazione che si sente “accerchiata”
Tavolo permanente sulla sicurezza
Il Ministro ha, invece, accolto la proposta congiunta dei sindaci Anci e nascerà un tavolo permanente di confronto sulla sicurezza nelle città italiane. un tavolo che, di fatti, verificherà l’andamento del contrasto alla microcriminalità e potrà proporre soluzioni e modifiche die piani di intervento






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