Neanche il tempo di chiudere la raccolta degli emendamenti in commissione per la finanziaria quater che scoppia il caso delle “mancette indirette” una quota da circa 600 mila euro per ogni deputato di maggioranza e da poco meno di 300 mila pe rogni deputato di opposizione ma che non potrà andare in feste e sagre, solo in opere pubbliche locali.
Di Paola, vice presidente Ars in quota 5 stelle
“Apprendo – dice Nuccio Di Paola, il vice presidente dell’Ars in quota 5 stelle – di quote che sarebbero destinate ai deputati, si sappia che noi siamo nettamente contrari. Si volti pagina una volta per tutte e lo si faccia con fatti concreti non solo a parole. Un primo risultato è lo stop al maxiemendamento che abbiamo fortemente voluto e che spero si concretizzi veramente. A partire dalla commissione bilancio devono arrivare emendamenti singoli, pienamente identificabili da trattare uno alla volta. Tutti i deputati devono mettere la faccia alle norme che propongono. Tirare il sasso e nascondere la mano è troppo facile, ma per nulla etico quando in gioco ci sono i soldi dei cittadini”.
Catanzaro (Pd): “Solo accordi istituzionali”
“Da giorni leggiamo notizie su presunti inciuci e intese sottobanco, ma l’unico accordo sulla manovra quater è quello istituzionale, fatto in conferenza dei capigruppo, che ha indicato un percorso ben preciso sulla presentazione degli emendamenti in commissione Bilancio” sostiene dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.
Galvagno stoppa tutti
“Mi fa piacere che la mia proposta, formulata in occasione della scorsa finanziaria e apprezzata in aula pubblicamente anche dall’onorevole Sunseri, trovi la condivisione di molti deputati ed oggi anche del vice presidente Di Paola” dice il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno riferendosi allo stop ai maxi emendamenti ed alla scelta di andare con emendamenti singoli con i quali ogni deputato ci metta la faccia.
“Esistono delle questioni urgenti di cui la politica si deve fare carico, mettendo la faccia e la firma. Penso, ad esempio, al tema dell’Ipab di Paternò che rischia la chiusura con oltre 40 diversamente giovani che potrebbero finire per strada!”
“Io non mi giro dall’altra parte e sosterrò qualsiasi tipo di iniziativa pronta ad una soluzione tempestiva. La politica deve sempre assumersi la responsabilità di decidere e classificare le reali urgenze rispetto a temi e questioni meno impellenti” conclude il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.






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