Il dirigente del dipartimento amministrativo dell’ospedale Civico Vincenzo Spera era stato perentorio. Con una nota a tutto il personale aveva richiamato i dipendenti ad un vestiario più consono nel luogo di lavoro.
“Non sono appropriati abiti succinti o eccessivamente informali, scollature marcate, spalle scoperte e abiti trasparenti o abbigliamento che possa risultare inadeguato al decoro dell’ufficio. Si invita pertanto ciascuno a mantenere un comportamento rispettoso delle regole di correttezza e immagine dell’amministrazione anche attraverso una scelta di abbigliamento sobria adeguata al contesto lavorativo”.
La nota sarebbe stata inviata dopo numerose segnalazioni ricevuta dal dirigente. Una nota non conosciuta e non concordata con i vertici dell’azienda sanitaria tanto che a stretto giro di posta è arrivata la revoca della nota che ha creato più di un imbarazzo alla direzione generale.
“Con la presente si rappresenta al personale amministrativo di non tener conto della precedente nota a firma del direttore amministrativo sul richiamo al decoro dell’abbigliamento sul luogo di lavoro – scrivono il direttore generale Walter Messina, il direttore sanitario Domenico Cipolla e il direttore amministrativo Vincenzo Barone – La nota non è condivisa nei suoi contenuti, non autorizzata dal rappresentante legale, non soggetta alla direzione amministrativa e neppure sottoposta a nostra preventiva visione. Ci scusiamo per il disguido e stigmatizziamo qualunque forma di violenza o pregiudizio sessista contro le donne lavoratrici a cui va il nostro affettuoso pensiero”.






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