Salta, almeno al momento, la stabilizzazione di 40 precari amministrativi dell’ospedale Villa Sofia-Cervello. E la protesta dei lavoratori non si è fatta attendere.  Subito è scattata l’occupazione dei locali dell’amministrazione dell’azienda ospedaliera.
“L’otto dicembre – afferma il rappresentante sindacale della Fials, Enzo Munafó in una intervista a insanitas– era stata pubblicata la delibera per la stabilizzazione di 38 coadiutori amministrativi e 2 tecnici informatici. I contratti dovevano essere firmati il 13 dicembre ma qui è arrivata la prima brutta sorpresa, poiché Venuti non si è presentato per cui dall’amministrazione è partito l’invito ai precari di firmare ciascuno il proprio contratto. Il direttore generale al suo rientro avrebbe poi completato l’iter”.

Un iter che sarebbe saltato, stando a quanto si apprende a causa di una nuova direttiva dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi a tutte le aziende sanitarie siciliane. “Una circolare ripetitiva che non cambia assolutamente” sottolinea Munafò.
Secondo il direttore dell’azienda ospedaliera Gervasio Venuti “la direzione strategica deve adesso verificare se la stabilizzazione dei 40 precari sia compatibile con la nuova direttiva emanata dall’assessorato”. Ci sarebbe, secondo i vertici di Villa Sofia un “complesso problema di interpretazione» per cui i precari «non potrebbero in questa fase essere stabilizzati tutti ma solo una parte”.
Ma la protesta dei lavoratori non si ferma qui:  “I dipendenti stanno preparando un esposto perché vogliono l’intervento della magistratura – continua Munafò -. Mi chiedo come e perché un direttore generale debba avere così tanta paura da chiamare le forze dell’ordine per parlare con i dipendenti. Sono forse dei criminali? È una chiara provocazione che non possiamo accettare”.

Lunedì i lavoratori, che nel frattempo hanno lasciato i locali dell’amministrazione, torneranno a chiedere la consegna dei contratti già firmati. Insomma la protesta non si ferma.

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