Acque agitate nel centrodestra siciliano, fronte Lega o almeno il fronte che fu della Lega. Dopo il passaggio al gruppo misto legato a qualche malcontento che cova da anni, una scelta potrebbe arrivare in queste ore o in questi giorni. C’è troppa voglia di Centro in Sicilia e troppo Centro dentro un partito come la Lega che, in Sicilia, sembra andare sempre più a destra come nel resto del paese.

A rappresentare plasticamente questo dualismo politico all’interno di un solo partito c’è la posizione di Nino Minardo, ex segretario leghista, che negli anni abbiamo definito il pontiere fra lega e Forza Italia, oggi presidente della Commissione Difesa, già allontanatosi nel 2024 ma da qualche tempo non proprio a suo agio dentro il partito.

Dopo aver a lungo parlato per mezze frasi oggi Minardo non si sottrae a BlogSicilia

In viaggio verso il centro

Presidente Minardo, le sue recenti dichiarazioni hanno alimentato voci e sospetti per i suoi movimenti nell’area di centro. Di certo però c’è che lei da un po’ di tempo è nel gruppo misto alla Camera. Che cosa dobbiamo aspettarci?

Sono dove sono sempre stato: nel cantiere del centro e dell’area moderata. Lei giustamente ricorda la mia iscrizione al gruppo misto che risale al 19 aprile 2024 ed è stata una scelta politica condivisa finalizzata a rafforzare la componente moderata all’interno del Centrodestra attraverso accordi federativi con partiti e movimenti. Ero e resto convinto che la prossima vittoria elettorale si costruirà catturando consensi al centro.

Però pare che nel Centrodestra si faccia a gara a chi è più a destra…

Non condivido la corsa a destra, non solo per la mia storia e per le mie idee ma perché credo che sia una corsa infruttuosa. Gli elettori di destra hanno già i loro punti di riferimento e in uno spazio elettorale saturo o comunque presidiato ci sono pochi margini di manovra e di crescita.

Una scelta dovrà arrivare

A questo punto viene legittimo chiedersi: e Nino Minardo cosa farà? Credo sia la domanda che in questo momento si stiano facendo in tanti.

Io rinnovo la mia proposta di apertura al centro. A chi dice più destra, io rispondo che serve più centro. Non è una novità ma adesso è veramente il momento di scegliere a livello strategico.

Non trova curioso che in Sicilia dove una gran parte della classe politica, anche dei partiti di destra, proviene da ambienti centristi abbia difficoltà a seguire questo ragionamento?

Guardi io penso che in questo caso si muovano altre logiche e un modo diverso di intendere il centro. C’è chi pensa che il centro sia la possibilità di muoversi a proprio piacimento nello scacchiere politico, io invece credo che il centro sia una cultura politica, una proposta sociale ed economica che affonda le proprie radici nel popolarismo, nel cattolicesimo liberale e nelle aspirazioni federaliste ed autonomiste. Questa cultura politica merita di ritrovare dei protagonisti.

Presidente, perdoni l’insistenza, ma se continueranno a dirle “più destra” cosa farà?

Di certo non scomunicherò nessuno. E’ una scelta politica legittima che personalmente però non condivido a livello ideale e strategico. Per il resto percorrerò la strada più agevole per rimanere fedele alle mie idee e dare una risposta agli elettori moderati.