“Nominato senza i giusti requisiti, la magistratura ordinaria faccia luce, quella contabile ravvisi un eventuale danno all’Erario”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars contro la recente nomina del dottor Francesco Vazzana ai vertici dell’Arpa Sicilia, di cui chiede la revoca a Crocetta.
“La nomina è stata fatta senza i requisiti di legge”, affermano i deputati 5stelle, che hanno inoltrato le carte che attestano i motivi alla base della richiesta di revoca anche all’autorità Anticorruzione per fare luce sulla procedura concorsuale e sulla fondatezza della nomina.
Nell’esposto si mette in evidenza che il neo nominato dall’assessore all’Ambiente Croce non possiede i requisiti per ricoprire l’incarico di direttore generale, in quanto non è stato direttore tecnico o amministrativo per cinque anni nell’ultimo decennio.
“Le stesse attività curriculari svolte da Vazzana attraverso la società “pH3 Engineering Srl”, nella qualità di amministratore unico – si legge nell’esposto – sono cosa ben diversa e distinta dal ruolo di ‘Direttore Tecnico o Amministrativo’ richiesto per la nomina dalla normativa, ed inoltre non asseverano il requisito richiesto di ‘possedere una comprovata esperienza in materia di protezione ambientale’, in quanto le attività della società a fini di lucro “pH3 Engineering Srl’, di cui il dottor Vazzana è proprietario, sono state poste in essere unicamente per produrre utili societari e non già per il perseguimento della ‘Protezione Ambientale’.”
Prima dell’esposto il M5S aveva presentato una mozione all’Ars , prima firmataria Valentina Palmeri, con la quale impegnava il presidente Crocetta a revocare in autotutela l’incarico conferito a Vazzana, mettendo in questo caso in evidenza il palese conflitto d’interesse in cui il dirigente veniva a trovarsi a causa della sua società, alla quale sono state affidate prestazioni dalla Regione negli ultimi due anni e anche in considerazione che le attività professionali ed economiche attuali e future della “srl pH3” sono soggette all’esercizio del controllo da parte della Regione e della stessa ARPA Sicilia.
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