“Quanto sono sicure le scuole dei nostri figli? Quante scuole hanno fatto le ‘obbligatorie’ verifiche di vulnerabilità? La fotografia dell’edilizia scolastica non è confortante e, mentre il paese trema, c’è preoccupazione per l’imminente apertura dell’anno scolastico”.

Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons, chiede a comuni e province di porre in essere interventi urgenti per le verifiche della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici, prima dell’apertura delle scuole.

“Grava sul dirigente scolastico – sostiene l’avv. Carmelo Sardella dirigente ufficio regionale Codacons – l’onere di valutare se consentire l’accesso all’edificio scolastico e, conseguentemente, garantire o meno il diritto allo studio”.

E il Codacons lancia una provocazione: “O gli enti pubblici intervengono immediatamente, garantendo la sicurezza degli edifici prima dell’apertura dell’anno scolastico o il Codacons invita tutti i dirigenti scolastici a denunciare la mancata messa in sicurezza delle nostre scuole siciliane e, di riflesso, a disporne la chiusura”.

Il Codacons ricorda che è compito degli amministratori trovare fondi e strumenti per rientrare nella legalità. “L’unica cosa certa – sottolinea Tanasi – è che non è tollerabile esporre i bambini a pericoli. Del resto, il dirigente scolastico non può sostituirsi al proprietario dello stabile ed intervenire sugli edifici”.

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(Nella foto un cedimento con caduta di calcinacci in una scuola palermitana)

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