Indagini dei carabinieri

Non un malore, l’ingegnere di 28 anni forse è morto folgorato

E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Daniele Ragaglia ingegnere 28 anni morto mentre si stava facendo una doccia in casa del suocero in via Trapani Pescia a Pallavicino. Si era pensato ad un malore.

Nel corso dell’esame è emerso che il giovane potrebbe essere rimasto folgorato. Un’ipotesi che adesso dovrà essere confermata da altri esami istologici come spiegano dalla medicina legale del Policlinico.

Il giovane è morto lo scorso 27 agosto. Le indagini sul decesso sono condotte dai carabinieri.

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Daniele era un giovane che amava la vita. Un futuro brillante, tantissime capacità in svariati settori svanite un sabato pomeriggio mentre faceva la doccia nella casa di villeggiatura del suocero in via Trapani Pescia a Pallavicino.

Qui l’hanno trovato i carabinieri della compagnia di San Lorenzo che indagano sulla morte al momento misteriosa. L’ispezione sul corpo del giovane fatta dal medico legale non ha sciolto tutti i dubbi sulle cause di una morte improvvisa repentina che ha stroncato il giovane mentre si stava lavando.

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Si stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni del giovane. Capire se avesse accusato qualche malanno. Anche il minimo indizio che possa spiegare una morte improvvisa ad appena 28 anni,

Il pm di concerto con il medico legale ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte.

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