Ha aggredito un agente penitenziario cercando di sfilargli le chiavi dal cinturone e poi l’avrebbe fatto cadere e procurandogli un trauma a una costola. La nuova aggressione è avvenuta all’istituto minorile Malaspina di Palermo. A scagliarsi contro un agente, poi portato in ospedale e dimesso con una prognosi di 30 giorni, sarebbe stato un diciottenne egiziano.

A denunciare l’episodio il segretario nazionale del sindacato Osapp Dario Quattrocchi e il segretario regionale della Uilpa Gioacchino Veneziano. Il giovane avrebbe chiesto di uscire dalla stanza e subito dopo avrebbe cercato di rubare le chiavi. Tentativo non riuscito grazie all’intervento dei colleghi. Nel corso della colluttazione l’agente è caduto ed è stato trasportato al pronto soccorso.

I sindacati “Ennesimo caso, siamo diventati carne da macello”

“Quello di ieri è solo l’ultimo di un lungo elenco di episodi denunciati dagli agenti di polizia penitenziaria e dai sindacati di categoria – dicono i sindacalisti – L’ennesimo caso di aggressione nei confronti di un poliziotto penitenziario testimonia come ormai siamo diventati carne da macello e si inserisce nel presunto fallimento delle altre figure presenti come i funzionari giuridico-pedagogici che dovrebbero, a nostro avviso, essere più presenti nelle sezioni con i detenuti e meno negli uffici. E’ impensabile che con circa 20 detenuti minori ristretti non vi sia un costante monitoraggio da parte loro”.

Aggressione all’Ucciardone, calci e pugni ad agente

Nuova aggressione nel carcere “maresciallo Di Bona” ex Ucciardone a Palermo. Un agente scelto della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto. La denuncia è del sindacato Cnpp. L’aggressione è avvenuta all’ottava sezione. Il detenuto aveva richiesto di uscire dalla cella per telefonare. Ha chiesto ad un agente di parlare con il sovrintendente capoposto del reparto. Ha iniziato ad aggredire con calci e pugni l’agente del reparto con l’intento altresì di impossessarsi delle chiavi.

Più difese per gli agenti

Il Cnpp da anni chiede interventi a tutela degli agenti. “Da tempo chiediamo di dotare il personale di dissuasori anti aggressione – dice il sindacalista -. La situazione all’Ucciardone è esplosiva ed il personale è stremato, già in emergenza per la carenza grave di personale, e per tutte le altre situazioni che si sommano alle aggressioni quotidiane. Intanto si sommano i feriti in convalescenza per le aggressioni ricevute. Duole il dover apprendere che, a causa della carenza di personale, l’agente scelto seppur dolorante, si sia recato, in solitudine, al nosocomio cittadino con i propri mezzi. Esprimiamo la massima solidarietà al personale aggredito”.

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