“Voglio vedere i quattrini. Cioè il piano economico finanziario a sostegno del piano di investimenti”. Nel giorno dell’inaugurazione dei quattro nuovi varchi per i controlli di sicurezza dei passeggeri all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, il presidente dell’Enac, Vito Riggio, è perplesso sulla sostenibilità del piano di investimenti da 75 milioni di Gesap per il prossimo quadriennio.

“Se Gesap non presenterà il piano economico finanziario entro 60 giorni dalla stipula del contratto dei lavori, decadrà la concessione di Enac alla società di gestione dello scalo. L’ente gestore deve quindi dimostrare a Enac di essere nelle condizioni finanziarie per poter avviare gli investimenti”, avverte Riggio.

Il piano è già stato approvato dall’Enac ma non c’è ancora, quindi, la copertura finanziaria. “L’inaugurazione dei nuovi varchi è importante ma è uno spicchio di quello che deve esser ancora fatto – spiega il presidente dell’Enac Vito Riggio. – Bisogna aprire tutta la parte arrivi che, mi dicono, entro giugno sarà fatto. Poi occorre iniziare i lavori per consolidare le fondamenta dell’aeroporto e metterle a norma e, soprattutto, si devono rifare le piste”.

Si tratta di opere previste nel piano di investimenti, ma chi le finanzia? E’ vero infatti che la Gesap ha chiuso l’ultimo bilancio in attivo, ma di appena 400 mila euro. “Cinque banche sono pronte a finanziare le opere – ha risposto a distanza il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – l’aeroporto prima si potenzia e si fa aumentare di valore e solo dopo si vende. Certo non si svende come voleva qualcuno”.

Ostenta tranquillità anche il presidente di Gesap, Fabio Giambrone: “Le richieste dell’Enac sono legittime ma la Gesap non ha problemi di accesso al credito con le banche. Rispetteremo le scadenze che ci ha ricordato il presidente Riggio e ci impegneremo anche a fornire una data di scadenza per ogni nuovo cantiere”.

 

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