Venti nuovi posti letto accoglieranno i pazienti del reparto di Oncoematologia dell’ospedale Cervello. In un progetto portato a compimento dalla sinergia tra pubblico e privato, i nuovi locali, inaugurati stamani 24 giugno, potranno accogliere i pazienti in un ambiente dotato di strutture all’avanguardia, spazi adeguati e personale sanitario competente. Disporranno di 10 nuove stanze ambulatoriali e due dedicate al Day Hospital, il tutto racchiuso in una cornice colorata e accogliente, capace di ridurre al minimo il rischio di infezione.

“Questa è un’altra pietra miliare della nostra riorganizzazione regionale: stiamo affrontando una complessità di lavoro che porterà a dare una risposta importante nell’ambito delle patologie che a volte fiaccano in maniera più forte i nostri cittadini – ha detto l’assessore alla Salute, Daniela Faraoni – in questa struttura troveranno accoglienza e sostegno quei soggetti che per problematiche relative all’oncoematologia avrebbero dovuto rivolgersi ad altri lidi in altre regioni: l’ospedale Cervello ha una tradizione in questo settore, confermata dall’impegno della Direzione strategica di investire e riqualificare strutture e percorsi ai fini di renderli più vicini ai bisogni della collettività e far sentire anche nell’accoglienza la qualità di una prestazione professionale di altro profilo, ormai riconosciuta tale a livello nazionale”.

Il nuovo reparto

A fare una panoramica dei nuovi locali del reparto di Oncoematologia è Caterina Patti, direttrice del plesso: “Sono stanze a norma, ben attrezzate, che consentiranno di lavorare in maniera più sicura e accogliere i pazienti nel migliore dei modi in un ambiente molto variegato, colorato e accogliente: i pazienti vengono per fare terapie e visite, hanno bisogno di trovare un luogo caloroso e accogliente oltre a medici bravi e a loro dedicati totalmente. Il nuovo reparto ha venti posti letto, di cui otto stanze singole, per poter isolare i pazienti che fanno anche il trapianto in reparto: sono stanze super attrezzate e sicure, per ridurre il rischio di infezione al minimo, come in rianimazione. Non c’è accesso a nessun familiare, i nostri pazienti sono immunodepressi e hanno bisogno del massimo rigore per evitare il rischio di infezione che è la principale causa di morte: stiamo molto attenti a ridurre al minimo ogni rischio”

Determinante, secondo Patti, il contributo dei privati: “Sono orgogliosa soprattutto della partecipazione dei familiari dei pazienti o dei pazienti che, per ricambiare la nostra attenzione e la stima che hanno nei nostri confronti, hanno fatto delle donazioni anche molto importanti: in particolare l’ingegnere Russello ha donato 100.000 euro per la ristrutturazione del DH, mentre altri pazienti hanno donato parte degli arredi, quadri, tavoli, sedie per rendere ancora più accogliente e familiare l’ambiente in cui vengono per praticare le loro terapie; questa cosa ci ha inorgoglito enormemente. Devo dire che c’è stata anche una risposta da parte dell’assessorato che, in seguito alla spinta emotiva dopo la donazione di questi 100.000 euro, ha garantito di coprire le spese per la ristrutturazione di tutto l’ambiente”.

“Offrire ai pazienti un certo livello di comfort”

La struttura punta ad offrire ai pazienti il massimo dei comfort durante il loro percorso di cura: “L’apertura del nuovo ambulatorio di Oncoematologia ci permette di recuperare spazi adeguati e confortevoli per i pazienti e ci dà la possibilità di garantire un’accoglienza più ottimale – ha sottolineato Alessandro Mazzara, direttore dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello –  vorrei ringraziare chi ci ha dato modo di avviare e concludere questo percorso con una donazione, che sicuramente ha contribuito alla realizzazione dell’opera. Ci sono stanze dedicate agli ambulatori e alle terapie: la necessità di avere immediatamente questo reparto è data proprio dall’esigenza di offrire ai pazienti un certo livello di comfort”.