Sono 599 i migranti soccorsi tra sabato e domenica scorsi da due pattugliatori italiani e da una nave romena nel mare mediterraneo. Le condizioni del mare favoriscono un nuovo ‘assalto’ alle coste italiane da parte dei disperati che fuggono da guerre e tragedia rischiando sulle carrette del mare. I soccorsi sono stati eseguite dai pattugliatori ‘Bettica’ e ‘Cigala Fulgosi’ della Marina militare durante il pattugliamento dello Stretto di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare sicuro.
La ‘Cigala Fulgosi’ due giorni fa ha soccorso un gommone recuperando 122 migranti trasbordati successivamente sulla nave tedesca ‘Fgs Frankfurt’ impegnata nell’operazione “Sophia” di Eunavfor Med. Ieri ha soccorso altre due imbarcazioni soccorrendo 236 migranti che sono stati trasferiti su nave ‘Dattilo’ della Capitaneria di porto.
La ‘Bettica’ e’ intervenuta ieri in assistenza a due imbarcazioni in precarie condizioni di galleggiamento recuperando 241 migranti con donne e bambini. Tutti i migranti sono stati trasferiti sulla nave battente bandiera rumena ‘Mai 0201’.
A Pozzallo, neri giorni scorsi, ne sono approdati 105 e le forze dell’ordine hanno fermato due presunti scafisti per questo sbarco. Uno dei due aveva già dei precedenti ed era stato condannato per gli stessi reati nel 2011.
Nel frattempo, è allarme baby-scafisti, così come denunciato stamani a Radio Rai da Maria Francesca Pricoco, presidente del tribunale minori di Catania.
I minorenni provengono principalmente dall’Africa centrale e settentrionale. Durante il viaggio, cercano di raccogliere il denaro necessario per giungere sulle coste siciliane. Quando arrivano in Libia si fermano per un anno e dopo, con minacce e torture, vengono imbarcati sui gommoni.
I minorenni ricevono dai loro aguzzini indicazioni precise sulle rotte e sulle zone in cui dover chiamare i soccorsi per il salvataggio delle persone.
(foto da Lampedusa di Davide Di Stefano)
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