Tre nuovi casi di coronavirus a Palermo dopo il carabiniere ricoverato ieri e in particolare due all’ospedale Cervello dove è ancora ricoverata la turista bergamasca che è ormai senza febbre da sette giorni. Il più brave è  un camionista di 55anni risultato positivo al tampone dopo che gli è stata diagnosticata una polmonite in fase iniziale. Il camionista è stato trattato nelle tende del pre-triage, sistema che ha funzionato correttamente.

Nella provincia di Palermo, però, sono già stati esauriti i posti letto di Malattie infettive a pressione negativa necessari per un isolamento assoluto e per l’uomo si è valutato a lungo il trasferimento con un ambulanza dotata di barella di biocontenimento all’ospedale di Caltagirone. Alla fine si è optato per trattenere il paziente nella stanza di pre triage in attesa di liberare un posto nel reparto adatto, cosa questa che potrebbe avvenire entro qualche ora, precisano dall’ospedale

Che si trattasse di un paziente a rischio è stato subito chiaro appena giunto al pre triage. Fatto il tampone, in attesa del risultato, al paziente è stata fatta una tac che ha confermato focolai di infezione polmonare. Medici e tecnici di laboratorio hanno effettuato tutte le analisi indossando le protezione e dopo l’analisi la tac è stata chiusa per essere sanificata. Nelle ore successive è arrivata la conferma dal tampone.

Nel reparto dedicato dell’ospedale cervello nel frattempo era stata ricoverata un’altra donna tornata da un viaggio durante il quale era transitata dall’aeroporto di Bergamo ed risultata positiva al covid 19

E’ risultata positiva al coronavirus anche la moglie del carabiniere ricoverato all’ospedale Civico venerdì sera. La coppia è tornata dal Trentino il 25 febbraio scorso a bordo di un aereo partito dall’aeroporto di Verona. Marito e moglie avevano lavorato tra caserma e palazzo di giustizia per un paio di giorni. Alcuni colleghi sono stati messi in quarantena.

La carenza riguarda tutti gli ospedali della Sicilia occidentale. Al Civico non c’è nemmeno un posto letto a pressione negativa, al Policlinico sono due entrambi già occupati. Nel Trapanese ci sono appena due posti letto a pressione negativa, nessuno nella provincia di Agrigento. Nella sola città di Catania, invece, ci sono 34 posti letto a pressione negativa.

Adesso si pensa a dotarsi d’urgenza di nuovi posti utilizzando una riconversione di altri reparti per l’emergenza perchè se l’epidemia dovesse scoppiare anche qui l’attuale dotazione sarebbe assolutamente insufficiente.

Ma l’assessore Razza spegne sul nascere le polemiche  “È assolutamente normale che tutti i reparti di malattie infettive della Sicilia rappresentino un’unica rete a disposizione dei ricoveri di tutta la regione. Quindi è del tutto normale che un paziente possa essere ricoverato in ogni reparto dell’Isola, esattamente come sta avvenendo in ogni parte d’Italia. Peraltro è in corso a Palermo, all’Ospedale Civico, un vertice con tutti i manager della provincia finalizzato a individuare aree riservate al ricovero di casi di Coronavirus. Il nostro sistema in questo momento va adeguatamente accompagnato e seguito. Le polemiche non servono a nulla”.

“In queste ore – conclude l’esponente del governo regionale – si sta valutando l’adozione di ulteriori provvedimenti”.

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