Palermo

Oggi è il “World Radio Day”, anche la Sicilia celebra mezzo che esiste da oltre un secolo

Oggi 13 febbraio si celebra il World Radio Day 2023, la Giornata mondiale della Radio istituita dall’Unesco nel 2011. Una festa internazionale, ma con radici italiane. Si deve infatti a Guglielmo Marconi lo sviluppo, a fine Ottocento, di un sistema di telecomunicazioni a distanza, via onde radio, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio, della tv e di tutti i successivi sistemi di radiocomunicazione.

Mezzo che resiste da oltre un secolo

La radio è un mezzo di comunicazione che esiste da oltre un secolo e che, nonostante il digitale, il web e gli smartphone, continua ad avere un’importanza fondamentale per milioni di persone in tutto il mondo. A differenza di tante altre ricorrenze più o meno rilevanti, questa è stata proclamata nel 2011 dall’Unesco e adottata nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il tema di quest’anno è la pace.

Mezzo in continua evoluzione

“La radio è un mezzo di comunicazione che esiste da oltre un secolo in continua evoluzione grazie al digitale che in un certo momento sembrava invece minacciare l’esistenza della stessa, invece si è trasformata in una grande opportunità continua ad avere un’importanza fondamentale per milioni di persone in tutto il mondo – dice il segretario regionale dell’UGL Creativi Sicilia, Filippo Virzì – infatti con il digitale la radio è passata dalla sua dimensione locale ad una nuova proiezione globale abbattendo i confini territoriali della frequenza modulata grazie allo streaming e agli applicativi gratuiti scaricabili dallo smartphone”.

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“Ha grande funzione sociale”

“Insomma la radio è rinata –  Filippo Virzì – è gratuita ed ha una grande funzione sociale non a caso è stata proclamata giornata internazionale il 13 febbraio a differenza di tante altre ricorrenze più o meno rilevanti nel 2011 dall’Unesco e adottata nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il tema di quest’anno è la pace e mai come ora di pace c’è bisogno”. “La radio è un mezzo democratico perché dà voce a tutti – conclude Giuseppe Cocco, Segretario nazionale dell’UGL Creativi – è un media ecosostenibile perché costa poco ed è poco invasiva”.

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