In occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato, oggi alle 11 presso la Cattedrale di Palermo, è stata celebrata una Santa Messa da S.E. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo alla presenza di Autorità Civili e Militari.

Anche quest’anno come negli anni scorsi, nella giornata del suo Santo Patrono la Polizia di Stato ha aperto le porte dei propri Uffici ai giovani e alle famiglie dei poliziotti, con una manifestazione, denominata “Family Day”.
L’evento, tenutosi all’interno della caserma “Pietro Lungaro”, in via Agostino Catalano 26, rientra tra le iniziative portate avanti dalla Polizia di Stato per avvicinare la società civile alle Istituzioni, in un percorso di legalità condivisa e partecipata.

Alcune scuole cittadine, hanno avuto l’opportunità di visitare gli uffici della Polizia di Stato, tra cui la Sala Operativa, “cuore pulsante” della Questura, dove i ragazzi hanno vissuto, da protagonisti, la gestione delle chiamate al “113” ed i conseguenti interventi e di vedere all’opera diverse articolazioni locali e “Reparti Speciali” della Polizia di Stato, quali la Polizia Scientifica, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, il Reparto Volo, la Squadra Atificieri, le Unità Cinofile antiesplosivo, la Squadra Nautica, il Reparto a Cavallo e i Sommozzatori.

Difensore del popolo di Dio, vincitore nella lotta del bene contro il male, San Michele Arcangelo fu proclamato patrono e protettore della Polizia, da Papa Pio XII, il 29 settembre 1949, per la naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità ed impegno, da ogni singolo operatore.

Il poliziotto, infatti, è chiamato ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini a favore dei quali orienta il suo servizio che trova espressione e sintesi nel motto “sub lege libertas”.
E a questo impegno costante la Polizia di Stato unisce altresì la straordinaria funzione di soccorso ed assistenza pubblica rappresentata nel suo stemma araldico con la doppia fiaccola incrociata.