Pietro Seggio, gestore della pizzeria Antico Borgo, accusato di aver ucciso Francesco Manzella, si è avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo.

“Seggio – spiega l’avvocato Giovanni Castronovo – non ha risposto alle domande del giudice anche per le condizioni di salute precarie che non lo hanno reso lucido e sereno per poter rispondere alle domande sia del gip che dei pm”.

I sostituti Giulia Beux e Giovanni Antoci hanno chiesto la convalida del fermo e l’applicazione della custodia cautelare in carcere sulla base delle intercettazioni registrate all’interno della sala d’attesa nei locali della squadra mobile e dalle dichiarazioni rese dai tutti i soggetti che sono stati sentiti dagli agenti.

L’avvocato Giovanni Castronovo ha chiesto di non convalidare il fermo per assenza della flagranza o quasi flagranza, nonché di non applicare alcuna misura cautelare o in subordine, quella degli arresti domiciliari anche con il braccialetto elettronico, anche per le ragioni di salute precarie del gestore della pizzeria. La difesa preliminarmente aveva eccepito la inutilizzabilità delle intercettazioni per assenza del decreto autorizzativo, la inutilizzabilità delle sommarie informazioni di tutti i familiari dell’indagato perché non sono stati avvisati che, in qualità di familiari, potevano avvalersi della facoltà di non rispondere, così come le dichiarazioni rese dall’indagato assunte in assenza della presenza del difensore.

Il gip Filippo Serio si è riservato e nelle prossime ore emetterà il suo provvedimento.

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