“Dopo i tragici fatti di Monreale abbiamo sinceramente auspicato che episodi del genere non accadessero mai più. Non si può morire così” ha scritto su Instagran il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno già al mattino poco dopo la diffusione delle notizie sulla tragedia dell’Olivella.

“Non è giusto, non è umano – continua il messaggio di Galvagno – Paolo aveva 20 anni e da ciò che leggo sui giornali stava provando a sedare una lite tra altri ragazzi nel locale de suoi genitori. E’ assurdo!”

“Difficile trovare parole adatte per descrivere il mio stato d’animo e non posso neanche immaginare come si sentano i familiari e gli amici di Paolo…”

La politica da sola non basta

“La politica da sola non basta: tutti, nessuno escluso, dobbiamo fare qualcosa per fermare questa incredibile escalation di orrore e violenza che produce così tanto dolore”.Galvagno conclude con un pensiero alla famiglia ed esprimendo le sue “più sincere condoglianze”.

Schifani: “Educare al rispetto e rafforzare la presenza delle istituzioni”

“La notizia del tragico omicidio del giovane di stanotte a Palermo ci sconvolge profondamente. È inaccettabile che un ragazzo perda la vita in questo modo, vittima di una violenza assurda e ingiustificabile. A nome della Regione esprimo il più sincero cordoglio ai familiari e agli amici. Dobbiamo reagire come comunità: educando al rispetto, sostenendo le famiglie e i giovani, rafforzando la presenza delle istituzioni nei luoghi della socialità. Solo insieme possiamo fermare questa spirale di violenza e riaffermare il valore della vita e della convivenza civile” dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Marce e fiaccolate

Ieri sera si è tenuta una fiaccolata partita dal mondo social e alla quale hanno partecipato anche le istituzioni locali di Palermo, stasera, lunedì 13 ottobre, toccherà alla marcia silenziosa indetta dai sindacati e dalle Acli alla quale hanno aderito diverse associazioni datoriali e sociali