I giudici del tribunale di Palermo sezione Palermo Paolo Marino, Fabio Civiletti e Martino Dante hanno accolto il ricorso di 14 lavoratori dell’opera pia Cardinale Ruffini, ente presieduto dall’arcivescovo Corrado Lorefice.

Le tre sentenze hanno stabilito che i dipendenti, assistiti dagli avvocato Nadia Spallitta e Leonardo Giglio, dovranno essere assunti e risarciti con dodici stipendi perché il loro licenziamento sarebbe illegittimo.

L’istituto è stato anche condannato a pagare le spese processuali. A febbraio dell’anno scorso, al termine della fase sommaria del giudizio, era stata emessa un’ordinanza che riconosceva l’illegittimità dei licenziamenti collettivi (condannando l’Opera pia a versare diciotto stipendi a ciascuno dei dipendenti), ma non era stata accolta la richiesta di reintegra, ritenendo che l’attività dell’Ipab fosse totalmente cessata.

Adesso, invece, per i giudici l’Opera pia “non ha dimostrato di avere in concreto cessato ogni attività e sono stati acquisiti in giudizio, al contrario, plurimi concordanti indizi a sostegno della prosecuzione di attività da parte della medesima.

A vincere la vertenza contro l’Ipab sono Maria Gaudesi, Umberto Ferrigno, Paolo D’Angelo, Giacomo Di Pasquale, Rosalia Pillitteri, Carmela Melia, Salvina Militello, Caterina Majolino, Anna Salvo, Ernesto Bellitteri, Filippo Barocchieri, Anna Maria Costanzo, Rosalba Alagna e Isabella Pellegrino. I lavoratori, attraverso i loro avvocati, hanno sempre sostenuto che l’attività dell’Opera pia non fosse affatto cessata da qui l’illegittimità dei licenziamenti.

Come già stabilito nella fase sommaria, i giudici adesso ribadiscono che il “contenuto della comunicazione” di licenziamento collettivo “risulta intrinsecamente contraddittorio, poiché vi si dichiara, da un lato, di volere licenziare tutti i dipendenti, addetti sia alla sede che a tutte e quattro le unità operative, mentre, d’altra parte, si dichiara apertamente di non voler cessare l’attività relativa alla scuola Santa Silvia, bensì di volerne modificare le modalità gestionali”.

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