E’ ricoverato prognosi riservata nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Civico di Palermo Salvatore Castiglione di 50 anni l’operaio investito dall’olio bollente durante il montaggio di un pistone idraulico in un officina in via Villagrazia.

Le sue condizioni sono molto gravi. Gli altri due colleghi di 34 anni e 54 anni arrivati al pronto soccorso in codice giallo sono stati dimessi dopo essere stati medicati.

Sono in corso le indagini per cercare di ricostruire quanto successo nell’officina meccanica e accertare eventuali responsabilità.

La Cisl, vicina agli operai feriti

“Siamo vicini ai tre operai rimasti feriti ieri sera in un’officina meccanica di Palermo, per via del getto d’olio ad alta temperatura che li ha investiti. Ci auguriamo che il più grave possa riprendersi, ogni incidente è una sconfitta per tutto il mondo del lavoro”. Lo affermano Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani e Antonio Nobile segretario regionale Fim Cisl, intervenendo sull’incidente sul lavoro accaduto ieri sera in una officina meccanica di via Villagrazia a Palermo.

“Nelle piccole realtà è ancora più importante investire nella sicurezza, per questo esistono enti bilaterali, come l’Ebas, che forniscono anche supporto in tal senso alle aziende artigiane. Auspichiamo venga fatta chiarezza sulle eventuali responsabilità, quella per la sicurezza sul lavoro è una battaglia che va affrontata subito e in modo coordinato, perché è una emergenza nazionale”. Badami e Nobile aggiungono “non bastano interventi sporadici ma strutturali che intervengano sui controlli che devono essere quotidiani, sulla prevenzione e sulla formazione rivolta sia ai lavoratori che ai datori di lavoro e sulla promozione della cultura della sicurezza, non solo nei luoghi di lavoro, ma anche nelle scuole e nelle università”, concludono Badami e Nobile.

Cgil. serve campagna sulla sicurezza e sui diritti

“L’ennesimo grave infortunio che avviene in un’azienda artigiana. Siamo vicini alla famiglia dei tre operai ed esprimiamo la nostra solidarietà. Attendiamo di conoscere i riscontri delle indagini. In generale, possiamo dire, per conoscenza diretta, che si tratta di un settore, quello degli artigiani, dove molto spesso si nasconde lavoro nero, lavoro grigio e sotto pagato e dove i lavoratori sono fragili, facilmente ricattabili. Da un anno siamo impegnati quotidianamente in un monitoraggio capillare di tutte le aziende, non solo metalmeccaniche ma anche di altri settori, per parlare con i lavoratori e informarli sui loro diritti, sul rispetto delle norme di sicurezza e sulle prestazioni di cui possono usufruire attraverso l’ente bilaterale Ebas. E lo riscontriamo, che i lavoratori hanno paura a esporsi, a parlare”.

A dichiararlo sono il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e Salvatore Sampino, Fiom Cgil, delegato di bacino per la Cgil delle aziende meccaniche e artigiane, a proposito dell’incidente sul lavoro di ieri pomeriggio in un’officina meccanica di via Villagrazia, a Palermo, in cui tre operai sono rimasti gravemente feriti durante l’installazione di un pistone, per la fuoriuscita di olio bollente.

“Ad oggi abbiamo fatto il giro di più di 500 piccole aziende, parrucchieri, laboratori artigiani, forni, officine, per divulgare alle lavoratrici e ai lavoratori delle imprese artigiane tutte le informazioni utili previste dal contratto di lavoro – spiega Salvatore Sampino – Nonostante questo, quasi mai le aziende dove andiamo ci consentono di parlare con i lavoratori. Magari i lavoratori ci ascoltano per qualche minuto ma ci indirizzano loro stessi ai datori di lavoro. Alla fine parliamo con i titolari, spiegando tutti i servizi offerti alle imprese con l’iscrizione dell’azienda all’ente bilaterale Ebas e cosa cambia per i lavoratori. Potrebbero godere di prestazioni di sanità integrativa (Sanarti), di ammortizzatori sociali, di buoni libro, buoni cultura, contributo per il trasporto pubblico, corsi di formazione, innovazione e politiche attive per il lavoro e altro ancora”.

“E’ un settore molto critico, fatto di piccole aziende che dichiarano solo uno o due dipendenti. Non è facile intercettare i lavoratori – ribadisce Francesco Foti – Accanto a questo mondo, ci sono anche esempi virtuosi di aziende serie, dove da pochi anni i lavoratori sono tutti iscritti al sindacato e hanno le prestazioni previste, anche la cassa integrazione nei periodi di crisi. Sarebbe fondamentale avviare una campagna mediatica, sindacati insieme all’ente bilaterale Ebas, per spiegare ai lavoratori i loro diritti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle prestazioni. La strada che stiamo percorrendo noi, con la diffusione di volantini e video, per stare al fianco dei lavoratori di un settore che rappresenta una realtà molto estesa”.

la Uilm: “La sicurezza non è un optional”.

Palermo. Ancora un infortunio sul lavoro. L’incidente avvenuto ieri sera a Palermo, dove tre operai di un’officina meccanica sono stati ustionati da un getto d’olio bollente è l’ennesima prova che la sicurezza non può e non deve essere un fatto secondario. La Uilm Palermo, guidata da Giovanni Gerbino si stringe attorno ai lavoratori feriti e alle loro famiglie “augurandosi una pronta e completa guarigione. Ma la nostra vicinanza non può bastare: è il momento di agire. Questo tragico evento non è un caso isolato, ma il sintomo di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Le piccole realtà, in particolare, sono spesso le più esposte, dove la prevenzione e la formazione vengono sacrificate sull’altare del profitto. La sicurezza sul lavoro è una battaglia che va combattuta su più fronti”.