Sarà disinnecsato e rimosso di domenica l’ordigno bellico ritrovati durante lavori di scavo eseguiti nell’area portuale di Palermo. Le date più probabili per l’operazione sono il 6 o il 13 settembre. Non si andrà oltre per evitare la concomitanza con il referendum. Alcuni seggi, infatti sorgono nell’area delle operazioni e sarebbe complesso spostarli in così poco tempo. Ma si cercerà di non arrivare fino al 13 ammesso che la macchina organizzativa riesca con i tempi a completare le operazioni-.

Nella riunione convocata e tenuta ieri in prefettura a Palermo sono state prese le prime decisioni ma ancora non tutto è stato organizzato. Gli esperti stanno valutando la pericolosità dell’ordigno della seconda guerra mondiale trovato durante gli scavi per i lavori al porto di Palermo al molo Piave.

Compito che spetterà ai militari del IV Reggimento Genio Guastatori di Palermo, alle dipendenze della Brigata Aosta. Gli artificeri dovranno rimuovere l’ordigno e farlo brillare in un luogo sicuro.

Non è esclusa, anzi si fa sempre più probabile, nelle fasi di spostamento della bomba, l’evacuazione dei residenti attorno al porto come già successo qualche anno addietro quando un ordigno simile era stato trovato nei pressi del Castello a Mare. La zona nel molo Piave è stata è stata transennata e controllata a distanza dalle forze dell’ordine.

L’evacuazione riguarderebbe un’area di 400 metri quadrati ed il piano messo in atto sarebbe simile a quello dell’evento analogo nei pressi del Castello a Mare.

Nell’area si trova anche un’ala del carcere Ucciardone e questobrense tutto molto più complicato. Anche per questo la decisione finale dovrà prendersi durante una nuova riunione sempre in prefettura già convocata per la giornata di domani quando il Comune porterà al tavolo i dati aggiornati e verificati sul numero dei residenti e sulle condizioni della distribuzione delle abitazioni. dati essenziali per organizzare proprio l’evacuazione e il sistema di accompagnamento dei residenti durante le ore di rimozione dell’ordigno.

In quella sede saranno valutati rischi e tempi dopo di che scatterà la macchina organizzativa e si saprà se  le operazioni si svolgeranno domenica 6 o bisognerà attendere fino al 13