Strade al buio vuol dire criminalità. Lo ha raccontato il presidente dell’ottava circoscrizione Marcello Longo, lo conferma don Gaetano Morreale, parroco della chiesa di Sant’Antonino da Padova. Il luogo sacro del quartiere Oreto-Stazione è divenuto punto di riferimento dei cittadini per accendere i riflettori (in tutti i sensi) sul problema delle carenze dell’illuminazione pubblica e della manutenzione delle strade e del verde. Alberi che, al netto di alcuni crolli registrati negli ultimi mesi in via Marinuzzi e via Corazza a causa del maltempo, finiscono spesso per oscurare i lampioni posti in zona. E a ciò si aggiungono i guasti registrati dagli abitanti del quartiere. Come quello avvenuto lunedì, quando l’intera via Perez e relative parallele sono rimaste totalmente al buio.

L’appello e la fiaccolata nel quartiere Oreto-Stazione

Un problema che oggi appare risolto ma che preoccupa in vista del futuro. Ed è proprio la parrocchia di corso Tukory che ha voluto sollevare l’attenzione sul tema, accogliendo il grido di dolore di residenti ed attività commerciali, vittime non solo dei disagi derivati dalla mancata illuminazione ma anche e soprattutto dei fenomeni di criminalità registrati in zona. Fatto per il quale è stata fissata una fiaccolata di sensibilizzazione per il 21 dicembre prossimo. “In questa fiaccolata vogliamo illuminare il quartiere – racconta don Gaetano Morreale -. Vogliamo dare il messaggio che ognuno si deve occupare della città secondo le proprie responsabilità. Ognuno deve fare il suo dovere. Dobbiamo far si che ogni cittadino deve sentirsi al sicuro, senza doversi preoccupare di camminare in strada nel tardo pomeriggio o la sera“.

Il problema dell’illuminzione pubblica

Preoccupazioni derivanti da una serie di fattori di rischio, a cominciare dai problemi dell’illuminazione pubblica. “Ci sono lampioni che non funzionano e rimangono spenti. Per non parlare dell’area di piazza Giulio Cesare dove, la sera, c’è davvero poca illuminazione”. Oscurità che, in parte, deriva dalla mancata cura del verde. “La mancata potatura degli alberi crea inevitabilmente disagi. Le fronde occludono i pali che, quindi, non riescono ad illuminare le strade“. Scarsa illuminazione, purtroppo, vuol dire anche fenomeni di criminalità. Fatto sul quale il Comune di Palermo ha attivato le prime contromisure ma che, secondo il parroco, mettono soltanto una pezza ad un problema più vasto. “Abbiamo visto in questi ultimi giorni una presenza più costante delle forze dell’ordine. Noi chiediamo che questo non sia un fatto straordinario, ma l’ordinarietà”.

Riaccesi i punti luce a Borgo Vecchio

Intanto, arrivano buone notizie dall’ottava circoscrizione. Sono stati infatti riaccesi i punti luce del quartiere di Borgo Vecchio, rimasti spenti in questi giorni nell’area fra via Archimede e via Enrico Albanese. Ciò al netto di qualche palo della luce che continua a fari i capricci. Ma le zone ancora al buio sono tante e solo un intervento più massiccio potrà risolvere un problema decisamente vasto.

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