La testa con orrendi buchi compatibili con colpi di piccozza. E’ stato trovato così, impiccato, riverso all’interno di un contenitore dell’immondizia.

La chiamata, arrivata ai volontari di Palermo, ha fatto scattare subito i soccorsi i quali, al loro arrivo, hanno trovato il povero animale non più all’interno del contenitore ma riverso in terra con la corda al collo recisa. Forse una mano pietosa l’aveva estratto dal cassonetto. A vederlo, riferiscono i volontari, sembrava morto ed invece un flebile respiro ha riacceso la speranza. La corsa dal Veterinario ha poi rivelato un quadro clinico molto grave. Il cane, che sembrava cataconico, è stato sedato per evitare il peggio; una forte emorragia interna aveva coinvolto l’occhio.

Si tratta probabilmente di un cane giovane, di circa due anni di età.

Purtroppo la legge punisce in maniera molto blanda questi comportamenti anche nel caso di flagranza. Impossibile, in questi casi, procedere all’arresto, mentre, anche a condanna definitivia, non è possibile (al di là delle previsioni di reclusione, sia nel caso di maltrattamento che di morte) prevedere anche una minima limitazione della libertà personale. Le pene reclusive stabilite dalla legge 189/04, infatti, sono ben al di sotto della soglia minima prevista per tali restrizioni. I casi più gravi finora conclusi con la condanna in Italia, riportano una multa prossima ai 10.000 euro. La multa è la sanzione pecuniaria dei reati delitti.

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