Non solo abbandoni di ingombranti, ma anche di eternit: questo è quello che è successo in via dell’Orsa Maggiore, a Palermo, dove i residenti segnalano la presenza di alcune coperture abbandonate all’altezza del civico 16. Rifiuti speciali lasciati sul cigilio della strada, accanto ai normali cassonetti della spazzatura e a quelli della raccolta differenziata.

Lastre ondulate in pessime condizioni e che, di conseguenza, rappresentano un pericolo per la salute pubblica. Il rischio è infatti che si possano liberare particelle di materiale in aria, penetrando all’interno delle vie respiratorie di chi si trova a passare lì per caso.

Il caso ingombranti a Palermo

eternit in via dell'Orsa MaggioreIl quadro è aggravato dalla presenza dei soliti rifiuti ingombranti: dai mobili ad alcuni frigoriferi, passando per gli immancabil materassi: un “negozio” fornito di tutto punto. Un vera e propria emergenza a cui l’Amministrazione del capoluogo siciliano non è riuscita ancora a farvi fronte. Ciò nonostante l’impegno degli operai Rap negli interventi straordinari di pulizia rispetto alle discariche a cielo aperto che si formano in città. Ad essere colpite maggiormente sono le periferie e le strade del centro storico.

Secondo i dati forniti dall’azienda Rap, nell’intera annualità del 2021, sono quasi 120.000 i pezzi abbandonati illegalmente e ritirati con impegno straordinario da parte della partecipata. Di questi, quasi 23.000 si trovavano in I Circoscrizione. Un territorio piccolo, con meno di 10.000 residenti, campo di battaglia sul fronte degli abbandoni. Proprio in tal senso, l’amministratore unico Girolamo Caruso sta spingendo con forza sull’apertura di altri centri di raccolta comunale. Strutture come quella di piazzale Giotto, i cui lavori sono stati già avviati, diventeranno fondamentali nella lotto agli incivili.

Oltre al futuro CCR dell’ottava circoscrizione, la Rap conta di avviare altri quattro centri comunali di raccolta. I siti individuati al momento sono quelli di via Nina Siciliana; via Lanza di Scalea; via Ernesto Basile e corso Tukory.