“Palamara mi stava antipatico. Ma non era l’unica pecora nera in un gregge di pecorelle bianche. Era il capo delle pecorelle nere in un gregge molto ricco di pecore nere che sono tuttora al loro posto senza che nulla accada”.  Lo ha detto Alessandro Sallusti, direttore di Libero, a Casa Minutella. Il giornalista ha presentato il suo ultimo saggio “Lobby e Logge”, scritto insieme all’ormai ex magistrato Luca Palamara.  L’anno scorso, Sallusti e Palamara avevano dato alle stampe il volume “Il Sistema”, un successo editoriale.

Palamara mi stava antipatico, il patto per scrivere il libro

Sallusti ha raccontato come sono nati questi due libri, dal cui contenuto scaturisce uno spaccato inquietante sul funzionamento della Giustizia in Italia.  Palamara mi stava antipatico, ma quel che racconta è attendibile. Alessandro Sallusti, ospite di Casa Minutella, ha raccontato la genesi dei due libri sul Sistema Giustizia scritti sulla base delle “confessioni” dell’ex magistrato. “Non conoscevo Palamara, anzi mi stava molto antipatico. Non era soltanto antipatia, ma aveva passato una vita sul fronte opposto al mio”. Sallusti ricorda che all’inizio l’ex magistrato non aveva accettato l’idea di scrivere un libro verità sulla Giustizia italiana. “Mi disse – ricorda il direttore di Libero – no a me non interessa quello che mi proponi cioè di fare un’operazione verità”. Poi Palamara cambiò idea. E propose un patto al giornalista. “Palamara mi  disse, scrivi tutto ciò che io dico e non una parte”.

Anche Sallusti fece le sua richiesta all’ex magistrato: “ti chiedo una cosa altrettanto ovvia che tutto quello che tu dirai non devono essere delle tue idee o delle tue supposizioni. Devono essere fatti circostanziati”.

“La parte più difficile? Superare l’esame degli avvocati della Rizzoli”

“Ho fatto questa richiesta non solo per uno scrupolo deontologico e per una tutela mia e del dottor Palamara. Questo libro è edito da Rizzoli, una delle più grandi case editrici italiane. La parte più difficile di questi due libri è stata proprio superare gli esami degli avvocati della casa editrice. Per ogni affermazione circostanziata hanno voluto le pezze d’appoggio”.

Nei libri sono stati fatti centinaia di nomi e centinaia di aneddoti e di cose, ricorda Sallusti.  “C’è stata una richiesta di precisazione di rettifica del dottor Spataro,  che è stata fatta nelle successive edizioni per un episodio che risale al 1998  e una querela del dottor Ielo che è stata ritirata due mesi dopo”. Per Sallusti, dunque, è il momento di dire basta  a chi mette in dubbio la veridicità delle affermazioni di Palamara. “Se qualcuno ha qualcosa da dire su questo libro non ha altro da fare che portare elementi veri contrari alla tesi esposte nel saggio”, spiega il direttore di Libero.

 

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