La Procura sportiva federale ha notificato il ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale federale che ha assolto gli amministratori del vecchio Palermo Calcio tra cui l’ex patron Maurizio Zamparini. Il giudice sportivo aveva rigettato la richiesta di deferimento per l’ex presidente dei rosanero e per gli amministratori susseguitisi nella stagione 2018/19 ma adesso la Procura procede in appello contro la decisione del Tribunale federale nazionale.

“La decisione adottata dal Tribunale Federale Nazionale è totalmente erronea, ingiusta e, per certi aspetti
abnorme”, si legge nel ricorso. Le cause del fallimento del Palermo, secondo i giudici sportivi, sono da addebitare “all’amministratore in carica nel periodo successivo all’11 agosto 201”, che però non rientra nell’elenco dei deferiti. Si tratta di Flavio Persichini, che il 12 agosto è stato nominato amministratore unico del club e che secondo quanto accertato dai commissari giudiziali, ha affidato la stesura della proposta di concordato a Struttura Srl, società appartenente al gruppo Arkus Network e dunque controllata da Tuttolomondo, ultimo proprietario del vecchio Palermo. Operazione che i giudici del Tfn definiscono apertamente una “frode”.

Secondo la Procura però “contrariamente a quanto affermato nella pronuncia del giudice federale, “è stata esercitata l’azione disciplinare ed è stato formulato il relativo capo di incolpazione, per quanto allo stesso addebitabile con  riferimento al periodo di gestione ed alle correlate condotte poste in essere”. La contestazione, tuttavia, “non ha ancora determinato l’esercizio dell’azione disciplinare in quanto la notifica della Comunicazione di Chiusura delle Indagini non si è ancora perfezionata nei confronti del sig Persichini”, si legge nel ricorso in cui viene specificato che “la ritenuta (quanto inesistente) omessa contestazione disciplinare a carico di un soggetto, mai e poi mai avrebbe potuto giustificare il proscioglimento di tutti gli altri soggetti deferiti”.

La Procura federale ha quindi chiesto di affermare la responsabilità disciplinare di Maurizio Zamparini,
Laura Giordani, Giovanni Giammarva Giovanni, Andrea Bettini, Silvana Rita Zamparini, Emanuele Facile, Richardson Ian Clive, Treacy Micheal John, Alessandro Albanese, Walter Tuttolomondo, Attilio Coco, Vincenzo Macaione e Rberto Bergamo e di comminare agli stessi i deferimenti.

foto: Stadionews.it

Articoli correlati