La Lega nazionale per la difesa del cane ha presentato un esposto per quanto accaduto venerdì scorso a Palermo, denunciano atti di crudeltà e sfruttamento nei confronti degli animali. Il riferimento è al cavallo che trainava una carrozza che è collassato a terra ed è morto venerdì scorso a Palermo. Un’agonia ripresa in un video, divenuto poi virale sui social, che riporta alle luci della ribalta un triste tema discusso da ormai tanti anni e che, ricorda la lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) Animal Protection, non ha purtroppo ancora visto una definitiva risoluzione.

Da anni si chiede di mettere al bando certe tradizioni

“Si tratta di una tradizione completamente anacronistica ormai e irrispettosa del benessere animale – ha argomentato la presidente di Lndc Piera Rosati – che da anni chiediamo di mettere al bando perché rappresenta un vero e proprio sfruttamento dei cavalli, profondamente incivile e inaccettabile in un Paese come l’Italia del 2021”. “Costringere un animale a fatiche e lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche come in questo caso – ha aggiunto l’avvocato Alessandra Itro, legale di Lndc Animal Protection che ha presentato denuncia al momento contro ignoti – è un comportamento gravemente irresponsabile e punito dalla legge perché si configura come reato di maltrattamento di animali, ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale. Trainare carrozze in città e con queste temperature è un atto crudele e non necessario, dal momento che esistono diverse alternative per portare in giro i turisti”.

Appello ai turisti

La battaglia che Lndc Animal Protection ha intrapreso per porre fine a questa barbara e incivile tradizione andrà avanti finché carrozzelle, botticelle e ogni altra forma di sfruttamento legalizzato di cavalli sarà solo un lontano ricordo. “Nel frattempo, però, mi appello a tutti i turisti che visitano le nostre bellissime città tra cui Palermo – ha sottolineato Piera Rosati -: evitate di utilizzare questo ‘servizio’ e, quindi, di rendervi complici della sofferenza e morte di tantissimi animali sottoposti a fatiche che non possiamo nemmeno immaginare. Andare in giro in carrozza poteva apparire romantico e poetico nel secolo scorso, ma oggi sappiamo che dietro c’è solo tanta crudeltà e insensibilità”.

 

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