“Apprezziamo le dichiarazioni dell’Amministratore Unico Norata che rappresenta i fatti reali in consiglio comunale a tutela dei lavoratori della Rap.
Dispiace ancora una volta venire a conoscenza del tentativo di spostare sui lavoratori, responsabilità che chiaramente sono in capo ad altri”. Lo scrivono in una nota Fit Cisl (Vincenzo Traina), Uil trasporti (Francesco Sinopoli), Fiadel (Felice Cuffaro) e Filas(Carmelo Giallombardo) :

“Nel mese di Novembre, infatti, il Comune aveva trasferito alla Rap somme per pagare il netto dello stipendio di Novembre, senza i contributi, con l’impegno di mettere in condizioni l’azienda di Piazzetta Cairoli di entrare in possesso di almeno 15 milioni, per poter fronteggiare il pagamento della tredicesima, dello stipendio di Dicembre, dei contributi previdenziali dei mesi precedenti, dell’erario, dei fornitori e dei manutentori.
Infatti, per le difficoltà economiche dell’azienda già a metà dicembre, il mancato pagamento delle officine esterne, ha determinato rallentamenti nel servizio di raccolta in diverse zone della città, proprio a causa della carenza di autocompattatori – aggiungono i sindacalisti – Ricordiamo che i lavoratori erano in attesa di ricevere la tredicesima, giorno 21 dicembre, giorno in cui si è saputo che il bonifico effettuato dal Comune era ‘vuoto’ e che nella stessa giornata il sindaco in persona a Palazzo delle Aquile davanti ad una delegazione di lavoratori si era impegnato affinchè i lavoratori percepissero la tredicesima lunedi 21, impegno anche questo non mantenuto.
Solo ieri 27 dicembre i correntisti mps hanno percepito la tredicesima e solo oggi i correntisti degli altri istituti di credito vedranno canalizzata la tredicesima”.

“Per evitare la solita ricerca del colpevole che si conclude sempre con ‘la colpa è dei lavoratori’, ricordiamo che il contratto di servizio sottoscritto tra Comune e Rap nel 2014 recita testualmente: ‘nei festivi infrasettimanali verrà garantita la maggior parte del servizio (oltre il 50%) e nel caso di due festività consecutive il fermo del servizio sarà possibile, previa comunicazione, solo per un giorno’.
Nel rispetto del contratto di servizio è bene che si sappia che nelle due giornate, di Natale e Santo Stefano, più del 50% dei lavoratori erano regolarmente a lavoro, come certificato dalle tonnellate di rifiuti raccolte e conferite in discarica, circa 500 tonnellate raccolte il 25 e circa 750 tonnellate raccolte il 26 – aggiungono i sindacati – L’emergenza che si sta vivendo oggi non è altro che la conseguenza di un contratto di servizio inadeguato. Da tempo infatti se ne aspetta la rivisitazione, includendo servizi che oggi la rap svolge senza somme aggiuntive, ad esempio, la raccolta dei rifiuti ingombranti, la bonifica di grandi postazioni di rifiuti abbandonati, il tmb che oggi è totalmente a carico di rap, e anche dal mancato flusso regolare di risorse economiche da parte del comune all’azienda RAP.
Ed ancora, si chiede di intervenire immediatamente sul tema della carenza del personale che è passato da 2450 dipendenti (epoca Marino) ai 1840 di oggi.

Infine, in attesa di ricevere notizie circa il pagamento dello stipendio, chiediamo un’incontro urgente con il sindaco Leoluca Orlando per affrontare tutte le vicende sopra esposte”

“La città di Palermo è sommersa dai rifiuti ed è esplosa la protesta in Consiglio comunale, ma l’unica vera forma di protesta, degna della gravità della situazione, sarebbero le dimissioni di tutte le opposizioni. Lascino Orlando da solo, in mezzo ai rifiuti, coi suoi vassalli latranti a fargli compagnia”. Lo dice in una nota Eusebio Dali, vice presidente dell’AST e dirigente di Forza Italia.

“Basta con questo continuo rimpallo di responsabilità tra il Comune di Palermo e la Rap. L’amministrazione si attivi per incassare la Tari: i cittadini sono stanchi di essere costretti a vivere in una città Capitale della cultura solo a parole”. L’ha detto, a proposito dell’emergenza rifiuti tornata a esplodere a Palermo, Marco Stassi, presidente di Adiconsum Palermo-Trapani. “Comprendo che i comuni sono in difficoltà per i tagli dei finanziamenti dal governo centrale, comprendo anche la difficoltà delle amministrazioni comunali di incassare la tassa sui rifiuti – ha aggiunto – ma in questo modo l’idea di Palermo Capitale della cultura si scontra con la realtà di una città sporca che trasmette un’immagine molto negativa anche ai turisti”. “Il comune si attivi per riscuotere la Tari – ha concluso – e si muova in fretta perché in questo modo i cittadini onesti vengono penalizzati due volte”.