Un viaggio senza eccezioni, nel Belcanto, un gala lirico che permetterà di riascoltare alcune arie tra le più conosciute del repertorio non solo italiano.

Per il soprano Desirée Rancatore è ormai riduttivo scrivere “palermitano”, vista che la cantante è una cittadina del mondo, applaudita sui maggiori palcoscenici internazionali, amata in Europa e adorata in Giappone, diretta dai più importanti direttori, da Riccardo Muti a Lorin Maazel a Myung-Whun Chung. M il suo cuore e la sua casa, restano in Sicilia: sarà lei la protagonista del prossimo appuntamento di Palermo Classica: giovedì 2 agosto, alle 21 nell’atrio della GAM, Desirée Rancatore affronterà un programma scelto con cura, diretta da Arman Tigranyan alla guida della Palermo Classica Symphony Orchestra. Da “Casta Diva” dalla Norma belliniana, a “Un bouquet… Ah, Je ris de me voir” dal Faust di Gounod, dall’aria “C’est des contrebandiers…le dis que rien m’epouvente” dalla Carmen fino ad arrivare a “Oh mio babbino caro” dal Gianni Schicchi pucciniano; e le canzoni d’amore, di Arditi e di Tosti. Un programma elegante, ma che metterà alla prova con grazia, l’agilità vocale del soprano, tra gli intermezzi musicali affidati all’orchestra.

Desirée Rancatore ha studiato violino e pianoforte prima di intraprendere, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento. A Roma si è perfezionata con Margaret Baker Genovesi. A 19 anni ha debuttato come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo, e nel 1997 ha compiuto il debutto italiano inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L’Arlesiana di Cilea. Tra le voci più interessanti della sua generazione, vanta già una brillante carriera che l’ha vista protagonista alla Scala di Milano, al Salzburg Festival, Covent Garden di Londra, WienerStaatsoper, Opéra National de Paris, Opernhaus di Zurigo, Teatro Real de Madrid, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nonché i Teatri di Firenze, Venezia, Parma, Genova, Torino, Bologna, Palermo e il Rossini Opera Festival di Pesaro, collaborando con direttori quali Fabio Biondi, Ottavio Dantone, Myung-WhunChung, James Conlon, Charles Mackerras, Lorin Maazel e Riccardo Muti che, nel dicembre del 2004, la vuole per la riapertura della Scala come Semele ne L’Europa riconosciuta, di Salieri. Recentemente ha interpretato La Traviata in un tour in Giappone con il Teatro Massimo di Palermo; in seguito ha debuttato il ruolo di Musetta ne La bohème al Teatro Carlo Felice di Genova dove poi è tornata nel ruolo del titolo di Maria Stuarda; ha cantato Piramo e Tisbe (Tisbe) in forma di concerto con Fabio Biondi; è stata protagonista di Exultate Jubilate al Massimo di Palermo, dove è successivamente ritornata per Fra Diavolo e la Messa in Do minore. Nel 2010 ha vinto l’Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona come soprano più popolare. Tra i prossimi impegni, una serie di concerti al Teatro Verdi di Busseto e a Torino, “La messa in do minore K427” a Palermo, “Le Convenienze e inconvenienze teatrali” a Ginevra e “Rigoletto” a Hong Kong.