Palermo saluta per l’ultima volta Tanino Troja. L’amato ex attaccante rosanero è scomparso lunedì 19 giugno per problemi di salute all’età di 78 anni. Oggi i funerali del numero 9 rosanero alla Parrocchia Maria Santissima Madre della Chiesa in piazza San Marino nella zona di viale Francia.

Breve prologo a casa del campione

In tanti si sono presentati sotto casa di Troja a pochi passi dalla sede dei funerali. Un breve corteo ha accompagnato per circa 200 metri il feretro fino alla parrocchia.

Chiesa gremita

Piena la chiesa che ha ospitato le esequie. Al centro la bara ricoperta dai vessilli rosanero e dalla maglia numero 9 che era solito indossare quando calcava i campi. Oltre all’abbraccio della sua famiglia, a salutare Tanino Troja c’erano diverse vecchie glorie del Palermo. Ignazio Arcoleo in primis ma tanti altri ex calciatori anche di tempi più recenti come Santino Nuccio, Francesco Sampino ed il portiere Angelo Contincelli, tutti protagonista della prima rinascita firmata Salvo La Gumina che portò il club dalla C2 alla serie C1 nella stagione 1987-1988.

Ma anche suoi vecchi compagni delle giovanili o delle prime squadre dilettantistiche (tra queste anche la Faldese con Ignazio Coppola commosso).

In chiesa anche l’attore Tony Sperandeo, legato da profonda stima ed amicizia al bomber dai gol pesanti, il presidente del Palermo Dario Mirri nonché Giuseppe Barbera, uno dei figli dell’amato presidentissimo rosanero Renzo. Presente anche Alessandro Anello, ora uomo politico ma ex giocatore di Tanino Troja ai tempi in cui allenava il Pro Ficuzza che tra la seconda metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 fu protagonista nella massima serie nazionale di calcio a 5 arrivando anche ai play off scudetto.

Dopo la messa celebrata da don Raffaele Mangano che nella sua omelia ha esaltato lo spirito di sacrificio agonistico e l’umanità di Tanino Troja, un lungo applauso ed i palloncini rosanero hanno accompagnato la salma del bomber che piegò il Cagliari di Gigi Riva e Riccardo Albertosi che da lì a qualche mese sarebbe diventato campione d’Italia.

Tanti, tantissimi gli applausi al termine. Applausi di amici e semplici tifosi, appassionati, che ricordano le gesta del loro Tanino, bomber dai gol pesanti e mai dimenticati.