Non si fermano le polemiche e le critiche del mondo politico all’esclusione di Palermo e dello stadio Renzo Barbera del dossier finale presentato dalla Figc alla Uefa per la candidatura dell’Italia ad ospitare gli Europei di calcio del 2032.

Cuffaro “Non bastava il caro voli”

Il commissario regionale della Dc Totò Cuffaro interviene sulla vicenda. “I siciliani, nell’ultimo periodo, vengono considerati cittadini di serie B. Mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per essere sempre bistrattati. Non bastava la problematica del caro voli che penalizza chi deve spostarsi dalla Sicilia, adesso Palermo non viene considerata all’altezza di poter ospitare eventuali partite degli Europei”.

“Stadio senza requisiti Uefa? In 9 anni può cambiare tanto”

“Stadio non conforme ai requisiti Uefa? Ritengo che in 9 anni tanto possa cambiare e che proprio una designazione così importante poteva essere da impulso per apportare migliorie all’impianto oltre che rilanciare l’economia isolana – aggiunge – ancora una volta i palermitani e i siciliani non vengono trattati con il rispetto che meritano: perché proprio Palermo che nel 2022 è stata designata sede per la partita fondamentale tra l’Italia e la Macedonia adesso è stata declassata e non considerata in grado di ospitare la rassegna in programma fra nove anni? Perché siamo una regione di serie B?”

“Sicilia non può perdere questa opportunità di rilancio”

E conclude “Abbiamo istituito una raccolta firme per dimostrare unità, indignazione e contrarietà nei confronti della scelta assurda di escludere Palermo dalle città ospitanti le partite degli Europei di calcio del 2032 e chiediamo con forza al ministro allo Sport, Andrea Abodi, e al presidente della Figc, Gabriele Gravina, di intervenire: la Sicilia non può perdere questa opportunità di rilancio”.

Lanciata raccolta firme per far rientrare Palermo

Nel frattempo, una raccolta firme per chiedere alle istituzioni di intervenire affinché Palermo non venga esclusa dalle 10 città ospitanti gli Europei di calcio del 2032. A lanciarla è il consigliere comunale Domenico Bonanno. La petizione online è sulla nota piattaforma Change.org.

“Chiediamo al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al ministro dello Sport, Andrea Abodi e al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – dichiara Bonanno – di intervenire affinché la Figc riveda questa decisione assurda e riconosca a Palermo il palcoscenico internazionale che merita”.

Questo è il link dove sottoscrivere la raccolta firme https://chng.it/RyHtL6NhCP.

“Invito tutti i siciliani a sottoscrivere la raccolta firme – osserva – un modo per dimostrare unità, indignazione e contrarietà nei confronti della scelta assurda di escludere Palermo dalle città ospitanti le partite degli Europei di calcio del 2032, nel caso venissero assegnati all’Italia: un’opportunità di rilancio che Palermo e la Sicilia non possono perdere”.

Il caso sbarca all’Ars

Il caso dell’esclusione di Palermo dalle sedi di Euro 2032 laddove la competizione calcistica continentale venisse assegnata all’Italia che è in lizza con la Turchia, approda all’Assemblea Regionale Siciliana. A lanciare il tema ieri è stato il deputato Ismaele Lavardera ma oggi intervengono anche i 5 stelle.

Schillaci “Palermo non può rimanere fuori”

“Palermo, la quinta città d’Italia, non può rimanere fuori da una manifestazione importante come Euro2032. Per Palermo sarebbe l’ennesima, grande occasione di sviluppo persa e non possiamo assolutamente permetterlo. Per questo ho chiesto al presidente della V commissione dell’Ars la convocazione urgente di una seduta alla presenza di tutti gli attori istituzionali coinvolti in questa vicenda per capire se è possibile fare qualcosa per correre ai ripari, considerato che alla manifestazione mancano ancora nove anni” afferma la deputata M5S Roberta Schillaci, componente della V commissione legislativa dell’Ars che tra le sue competenze annovera pure lo sport.

“Palermo – dice Schillaci – ha un patrimonio storico, artistico e culturale che meriterebbe di essere valorizzato e condiviso con il resto d’Europa e non è accettabile che la FIGC abbia ignorato questi elementi e abbia preferito altre sedi con una storia sportiva ed un patrimonio culturale non più importanti di quella del capoluogo siciliano. Se il ‘Renzo Barbera’ non ha i requisiti richiesti ora, non è detto che non li abbia anche dopo. Quello che si deve capire è se ci sono i margini, le risorse e soprattutto la volontà per poter rimediare a questa incresciosa situazione che dimostra ancora una volta la scarsa attenzione che le istituzioni nazionali e locali hanno nei confronti della Sicilia, delle sue potenzialità e dello sport, che va assolutamente rilanciato, dando il via ad una serie di investimenti per riqualificare gli impianti”.

Alla seduta chiesta da Schillaci, facendo eco alle richieste di ieri, saranno invitati, l’assessore regionale allo Sport Elvira Amata, quello alle Infrastrutture Alessandro Aricò, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’assessore comunale allo sport Sabrina Figuccia, il presidente regionale del Coni Sergio D’Antoni e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.

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