Sos Munnizza a Palermo

  • Ecco cosa vede e sente chi percorre la pista ciclabile di viale Ausonia
  • Quel tratto di percorso ciclabile è stato già contestato in passatoù
  • L’emergenza rifiuti colpisce anche le piste ciclabili

La pista ciclabile di Viale Campania, strade piene di “munnizza”

Il bici tour per Palermo è accompagnato dall’odore acre della spazzatura. Piccoli cumuli di  munnizza sono diventati l’ornamento che accompagna il percorso della pista ciclabile che attraversa Palermo da viale Campania a via Praga. Sono parte integrante del sistema di arredo urbano, quasi delle istallazioni post moderne.


Un biglietto da visita paradossale per una città che ha scelto anche la mobilità sostenibile per sostenere il suo sviluppo economico e turistico. La politica l’ha chiamata la “mobilità dolce”, ma a sentire bene gli effetti – anche a causa dell’ondata di caldo torrido – quel percorso smart ha tutto l’olezzo della spazzatura in putrefazione.

50 chilometri di piste ciclabili a Palermo

Da anni l’amministrazione comunale di Palermo ha individuato le piste ciclabili come la chiave per abbattere inquinamento e caos stradale. Negli ultimi dieci anni i percorsi destinati al passaggio delle biciclette sono passati da 21 a 50 chilometri. Ma le infrastrutture a supporto e la logistica è carente, per stessa ammissione dei responsabili istituzionali.

Proprio quel tratto di pista ciclabili oggi invaso dalla munnizza è stato oggetto di polemiche da parte dell’opposizione alla giunta Orlando. Istituita con ordinanza  del Servizio di mobilità urbana del Comune di Palermo a novembre dello scorso anno, la ciclabile che collega via Campania con Via Praga è  finita nel mirino dei contestatori politici, per la sua prossimità in “area densamente urbanizzata” e per la presenza di distributori di benzina lungo il percorso delle due ruote.  Ma il progetto è andato avanti.

Eppure oggi lungo quel percorso così contestato è fiorita una nuova forma di citizen art a colpi di sacchetti di spazzatura. La battuta è facile: più che di ciclabile, possiamo parlare di pista “ri” ciclicabile.  I cumuli, oltretutto, sono ben visibili proprio dagli uffici del Comune di Palermo in via Ausonia.

A chi tocca mettere ordine?

Ma a chi tocca mettere in sicurezza quel tratto di percorso? L’ordinanza che istituisce la ciclabile della zona a ridosso di Viale Belgio lo chiarisce in modo netto: “RAP S.p.a., Reset e AMAP, ognuno per le proprie competenze, avranno cura di ripristinare limitate porzioni del piano ciclabile in conglomerato bituminoso, rimuovere la vegetazione spontanea che impedisce l’apposizione della segnaletica e dei moduli spartitraffico, effettuare la pulizia della carreggiata interessata dai lavori, mettere in quota caditoie e/o sotto servizi e spostare eventuali contenitori per la raccolta differenziata all’esterno della pista ciclabile.”

Missione compiuta solo in parte: i cassonetti per la raccolta differenziata sono spariti dalla rotta. La munnizza no.