La fine dei lavori sulla Palestra Pesante di Borgonuovo, a Palermo, si avvicina a piccoli passi. L’impianto è infatti chiuso dal 2018 a causa di alcuni lavori di ristrutturazione. Interventi che, per problemi burocratici, si sono prolungati più del previsto, con conseguenti disagi per l’utenza e le associazioni sportive. Sulla struttura, è stato condotto un nuovo sopralluogo dalla V Commissione consiliare, i cui componenti hanno fatto il punto sullo stato degli interventi.

Il caso della Palestra Pesante di Borgonuovo

Il rifacimento dell’impianto di Borgonuovo è stato finanziato con una cifra intorno ai 980.000 euro. Opere condotte ad intermittenza, senza una vera e propria continuità. Lavori che erano ripresi il 7 gennaio 2021, per poi fermarsi nuovamente, a causa del trasferimento del vecchio Rup e dalla conseguente necessità della nomina di un nuovo responsabile. Ad aver preso l’incarico è l’architetto Fabio Paci, nominato dal dirigente Dario Di Gangi il 15 settembre. Ma, anche in questo caso, l’interim è durato poco, visto che nella posizione di Rup è subentrato qualche mese dopo Giovanni Riccobono.

L’impianto di Largo Partinico è così rimasto una cattedrale nel deserto per diverso tempo. Una struttura più volte vandalizzata e scenario di furti, nonostante l’installazione di un impianto di sicurezza ad hoc. Luogo, in ultima analisi, lasciato all’incuria del tempo e della natura. Quest’ultima, infatti, ha preso il sopravvento, con la crescita esponenziale di erbacce e piante infestanti. Fatto che renderà necessario un ulteriore intervento di Reset. L’ultima di una lunga lista di strutture sportive bloccate. Dal Diamante al Velodromo, passando per i campetti di Bonagia.  Negli ultimi mesi, sull’impianto di Borgonuovo sono ricominciati gli interventi, che si avvicinano così verso la conclusione.

L’ennesimo sopralluogo della V Commissione

Palestra Pesante Borgonuovo

Nella giornata di venerdì 25 marzo, la V Commissione Consiliare ha effettuato l’ennesimo sopralluogo nell’impianto di Borgonuovo. A documentare lo stato della struttura è la capogruppo del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco. “Tra pastoie burocratiche, sostituzioni, mancate nomine e complementari problemi legati al covid, i lavori sono in netto ritardo rispetto alla programmazione iniziale. Questo anche perché sono state necessarie integrazioni in corso d’opera che certamente daranno un valore aggiunto alla struttura. Le tre sale dedicate all’atletica pesante (Judo, Pesi, Lotta) sono identificate da colori differenti e, tra qualche giorno, saranno allestite con le attrezzature rimaste accatastate in un’altra stanza, solitamente utilizzata per attività aerobica. A breve saranno collocate le porte e posizionati i nuovi arredi di bagno e spogliatoi”.

Palestra Pesante di Borgonuovo: “Si spera fine lavori entro un mese”

Palestra Pesante Borgonuovo

Un sopralluogo a cui hanno partecipato alcuni componenti della V Circoscrizione e un referente dell’associazione Compa. “Nei prossimi giorni, chiederemo alla Reset di effettuare le attività di manutenzione del verde dell’area esterna, che necessita di un pronto intervento. Speriamo che i prossimi trenta giorni siano sufficienti al completamento dei lavori, affinché possano essere avviate tutte le procedure di assegnazione degli spazi a fasce orarie di questa rinnovata struttura”.

Impianto sarà intitolato a due maestri di judo

Palestra Pesante Borgonuovo

Un impianto che sarà intitolato a due importanti figure dello sport palermitano. “Nel frattempo, dopo l’interlocuzione con la nostra Commissione, l’Ufficio Toponomastica ha avviato le procedure per la realizzazione della targa in ottone da installare all’ingresso della palestra, per l’intitolazione ai Maestri ‘Nino Calvaruso ed Enzo Scuderi’, e che verrà donata da noi consiglieri. Il mio personale auspicio è quello di poter vedere realizzata al più presto questa opera alla quale mi lega una lunga attività dal 2017 e l’amore per lo sport. Ciò nella consapevolezza che i residenti e gli sportivi della nostra città meritano il meglio”. Ed è proprio sul futuro prossimo che gli operatori di settore si interrogano, cercando di comprendere le future procedure di affidamento, anche alla luce degli aumenti dei tariffari imposti dal piano di riequilibrio.

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