Papa Bergoglio ha fatto il miracolo. Non è di quelli che verranno presi in considerazione per santificarlo ma per Palermo è comunque un miracolo. La città appare ‘nronmale’ all’indomani del bagno di folla per il Santo Padre, dopo che è stata chiusa, blindata, inmaccesibile se non a piedi e non sempre neanche a piedi.
Si smonta il palco e tutto l’impianti di sicurezza, di controlli e anti sfondamento di via Francesco Crispi. Si smonta il palco del Politeama e poco alla volta la città torna normale.
Ma soprattutto Palermo non è più sporca del solito, anzi, forse, è perfino più pulite. Pulite perchè i palermitani, forse per rispetto al Papa, non hanno butatto via cartazze e plastica a terra di qua e di là (non che all’alba di stamani non ci fosse immondizia da ripulire, ma in modo quasi normale). La Rap ha fatto la sua raccolta, gli spazzini hanno pulito, gli operai stanno smontando. Tutto normale insomma, come in una città civile.
A parte il messaggio civile e quello religioso, però, della visita del Papa resta anche qualche difficoltà. Ritardi nell’aprire i cancelli, lentezza nei controllidi sicurezza, e diverse decine di svenimenti per il caldo perchè l’acqua non è arrivata dappertutto: c’erano zone al Foro Italico rifornite dalla Protezione Civile, altre dove ne è arrivata poca e tardi.
Qualcuno ieri sera su facebook ha denunciato che andato via il santo Padre sono tornate a spegnersi le lampade della pubblica illuminazione in periferia, almeno in alcune aree e zone. Ma di questo non ci sono conferme e ci sarà tempo per occuparsi.
Intantyo Palermo ha retto bene. Adesso valutiamo la nostra raltà e speriamo che il messaggio del Sa to Padre arrivi anche a chi ci amministra e lo convica a pulie Palermo, sistemare le strade, coprire le buche e, in una parola, farci tornare una città Europea come non siamo e forse non siamo mai stati
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