Ad oltre nove anni dalla chiusura, si apre un piccolo spiraglio di speranza per la riapertura del parco Cassarà di Palermo. Con determina 11680 del 4 ottobre 2023, il dirigente del settore ambiente Ferdinando Ania ha stabilito l’affidamento dell’incarico professionale per la redazione del piano di caratterizzazione dello spazio naturalistico della IV Circoscrizione. Fatto a cui si unirà l’interpretazione dei risultati delle indagini e l’analisi di rischio del sito relativo alla “sub area verde”. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato la PH3 Engineering, ditta di settore con sede a Messina. Il costo dell’operazione di aggira intorno ai 40.000 euro.

La vicenda del parco Cassarà

La redazione del piano di caratterizzazione, grazie ai controlli che saranno effettuati all’interno del parco Cassarà, permetterà di ricostruire i fenomeni ambientali che hanno condizionato l’area verde, al fine di avere un quadro chiaro che permetta di programmare i futuri interventi di bonifica e di messa in sicurezza. Fatto atteso da oltre nove anni e mezzo. Più precisamente da quel 16 aprile 2014 in cui la Procura di Palermo appose i sigilli al parco, a causa della presenza di agenti inquinanti. Ventotto ettari di terreno finiti nel dimenticatoio, con un costo complessivo da 11 milioni di euro. Inaugurato nel 2011 dall’ex sindaco Diego Cammarata, il polo rimase aperto per poco meno di tre anni. Poi il nulla più totale. Anni di buio nei quali l’area verde è stato oggetto anche di incendi che hanno ancor di più danneggiato la struttura. Ciò oltre all’immancabile azione di vandali e ladri che hanno depradato tutto il possibile.

Dopo la chiusura, arriva la suddivisione in 3 in tre zone, in base alla gravità dell’inquinamento. Una verde, estesa circa 15 ettari e accessibile da corso Pisani; una rossa completamente inibita al pubblico, che si trova dal lato di via Ernesto Basile; e una gialla, intermedia fra le due. Nella zona verde si è proceduto in diverse fasi alla rimozione manuale e meccanica dei materiali inquinanti. Ma ciò non è bastato ad una riapertura parziale del parco Cassarà. Fatto che ha scatenato una serie di proteste, di petizioni e di progetti per il rilancio della struttura fra via Ernesto Basile e corso Pisani. Lo scorso anno, a ridosso delle elezioni amministrative, un comitato civico con vari esponenti politici aveva ipotizzato il ricorso ai fondi del Geobonus. Strada poi resa impraticabile da impedimenti burocratici. Servirà quindi una strada alternativa che passa dal piano di caratterizzazione che sarà redatto prossimamente. Solo così si potranno capire i margini di riapertura della struttura, ad oggi rimasta l’ennesima occasione persa per Palermo e i palermitani.

 

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