“I residenti della IV Circoscrizione di Palermo chiedono a gran voce di poter usufruire di spazi verdi aggregativi, ormai sono nove anni che il Parco Cassarà è chiuso e questo comporta il fatto che mancano aree di questo tipo per le famiglie, per i bambini, per i ragazzi dei quartieri della zona, che di fatto è una città nella città se si pensa che conta 100 mila residenti circa”. Ad affermarlo è Andrea Sanfilippo Responsabile Cisl Quarta Circoscrizione, che comprende i quartieri: Cuba, S. Rosalia, Altarello e Mezzomonreale.

La richiesta al Comune: “Renda disponibili altre aree verdi”

“Dato che, secondo le ultime notizie i tempi per la riapertura del Parco Cassarà non sembrano brevi, non sappiamo se per questioni burocratiche o economiche, chiediamo allora al Comune di valutare la possibilità di rendere disponibili per la cittadinanza della Circoscrizione anche altre aree. Pensiamo ad esempio allo Spazio Verdinois accanto alla parrocchia Annunciazione del Signore, che era stato inaugurato nel 2017, ma che da tempo ormai è lasciato all’incuria con erbacce alte e carcasse di vecchi mezzi abbandonati. I cittadini hanno bisogno di spazi aggregativi e sociali ma ormai la loro esistenza e gestione viene relegata solo ad iniziative private”.

La mancanza di spazi verdi aggregativi tra i problemi della città

Per Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani “sono gli abitanti che ci segnalano i principali problemi dei quartieri e quello della mancanza degli spazi verdi aggregativi è uno di quelli più diffusi in città. Eppure le zone verdi ci sono, serve riqualificarle e renderle fruibili alla cittadinanza, su questo chiederemo l’impegno dell’amministrazione comunale”.

Nove anni di chiusura per il Parco Cassarà

Nove anni di chiusura e le prospettive di una riapertura del parco Cassarà si allontanano sempre di più. Era l’aprile del 2014 quando gli ultimi cittadini palermitani hanno valicato l’ingresso di via Ernesto Basile. Dopodiché, la procura di Palermo mise i sigilli ad una delle più grandi aree verdi del capoluogo siciliano, senza che quest’ultima abbia mai rivisto la luce.

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