Altre incursioni a Partinico di ladri in luoghi simbolo della città. Nelle ultime 48 ore si sono registrate irruzioni, che si sono concluse con un nulla di fatto per i malviventi, nella sede centrale della scuola superiore “Dolci” di via Mameli e nella sede della mensa del povero di via Crispi collegata alla chiesa Madre.
Il tentato furto alla scuola
All’alba di questa mattina è scattato l’allarme nella sede centrale di via Mameli della scuola. Giunti sul posto dirigente scolastico, vigilantes e forze dell’ordine hanno constatato il tentativo di furto. I ladri, accedendo dalla scala di sicurezza che si affaccia sull’atrio di via Leoncavallo, hanno fatto irruzione nei locali scolastici forzando una finestra a vasistas dei bagni degli alunni del primo piano ma, varcata la soglia che immette nel corridoio, sono stati bloccati dall’allarme e si sono dati alla fuga. Già negli scorsi mesi a danno dello stesso istituto si sono verificati altri furti.
L’amarezza del dirigente scolastico
“Sono profondamente amareggiato per l’accaduto ma ribadisco ancora una volta che la soglia di attenzione e protezione che rivolgiamo alla nostra scuola non si abbasserà anzi si rafforzerà sempre più con ogni mezzo. Tutti i nostri locali sono dotati di allarme – dichiara il dirigente Gioacchino Chimenti –. E rivolgo nuovamente l’invito, a chi si è reso protagonista di questa azione indegna, ad entrare a scuola per frequentarla, al fine di immettersi nella retta via e costruirsi un futuro sicuro improntato alla liceità del vivere. Nella vita non si può vivere di espedienti, di azioni illecite, perché non sono modalità degne degli uomini. Così come si può sbagliare si può porre rimedio ai propri errori. Naturalmente costante resta l’appello che rivolgo anche agli organi competenti circa il rafforzamento della vigilanza del territorio ed a tutta la cittadinanza chiedo di operare insieme al fine di curare quella parte di società malata che ostacola la crescita del nostro paese.” Immediate le attestazioni di solidarietà giunte al dirigente da ogni parte sociale.
La mensa del povero
Alla mensa del povero, così chiamata perché garantisce pasti ai bisognosi, qualcuno è entrato forzando la porta d’ingresso. All’interno però non ha portato via nulla e non ha messo neanche messo a soqquadro fortunatamente le suppellettili. L’arciprete Salvatore Salvia ha presentato denuncia al commissariato di polizia: “Forse i malintenzionati erano convinti di trovare oggetti di valore – afferma l’alto prelato -. Sono episodi che ci scoraggiano ma noi ripartiremo da domani con la forza di sempre per stare al fianco dei bisognosi”.
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