L’annunciata chiusura della sede INPS di Partinico e il successivo accorpamento con la sede di Carini ha fatto scattare l’allarme tra i cittadini e le istituzioni.

A intervenire sulla questione è stato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, che ha espresso la propria preoccupazione per le ripercussioni, che tale decisione potrebbe avere sulla comunità locale.

Un presidio da difendere

“È fondamentale garantire ai cittadini l’accesso agevole ai servizi previdenziali e assistenziali – ha sottolineato Tamajo – soprattutto in aree caratterizzate da una significativa presenza di anziani e da carenze nei collegamenti pubblici”.

Secondo l’Assessore alle Attività Produttive la chiusura dell’ufficio rappresenta un vero e proprio arretramento della presenza dello Stato sul territorio, in un momento in cui le fasce più fragili hanno bisogno di maggiore vicinanza: “La chiusura della sede INPS di Partinico rappresenta un ulteriore impoverimento dei servizi pubblici e di importanti presidi istituzionali”.

Il nodo centrale, per l’assessore, riguarda l’accessibilità ai servizi per i cittadini più anziani e per chi risiede in zone scarsamente collegate. In un’area già segnata da criticità infrastrutturali, la prospettiva di dover raggiungere un’altra sede a chilometri di distanza rischia di creare ulteriori disagi.

“È fondamentale garantire ai cittadini l’accesso agevole ai servizi previdenziali e assistenziali soprattutto in aree caratterizzate da una significativa presenza di anziani e da carenze nei collegamenti pubblici”.

Tamajo al lavoro per evitare la chiusura

Tamajo ha annunciato l’avvio di un confronto diretto con l’INPS e gli enti competenti, nella speranza di individuare soluzioni condivise, che possano mantenere operativa almeno una parte dei servizi a Partinico.

“È nostra intenzione collaborare attivamente per trovare una soluzione che salvaguardi i diritti dei cittadini e mantenga viva la presenza dell’INPS nel territorio”, ha concluso Tamajo.

L’assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana continuerà a seguire la vicenda da vicino, mantenendo un dialogo costante con tutte le parti coinvolte per tutelare i diritti dei cittadini e delle imprese locali.