Il mistero sulla scomparsa di Giovanni Guzzardo e Santo Alario è davvero fitto. Giovanni, muratore di Caccamo, da alcuni mesi aveva preso in gestione un bar a Capaci in piazza Cataldo nel centro del paese. Aveva speso non poco per rimetterlo a nuovo.
C’è chi dice anche 150 mila euro. Prima aveva diversi dipendenti. Poi a poco a poco era rimasto lo stesso titolare con Santo Alario a gestire il bar.
Negli ultimi giorni prima di scomparire erano molto preoccupati. Qualcuno a Capaci li aveva sentiti parlare in modo animato al telefono. “Siamo in pericolo, diglielo che siamo in pericolo”.
Poi i due a bordo di una Fiat Panda mercoledì alle 13.30 sono partiti da Capaci. Erano diretti a Ventimiglia di Sicilia. Ancora non si sa a fare cosa. L’auto è stata ritrovata dai carabinieri nelle campagne di Caccamo. Vuota.
Da quel momento i familiari hanno iniziato a telefonare. Ma i cellulari erano muti. Dei due uomini di 46 e 42 anni nessuna traccia.
Si sono volatilizzati. I familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri del gruppo di Palermo. Sono i militari che stanno cercando di ricostruire quanto successo ai due. Giovanni Guzzardo a Capaci (Pa) gestisce ed è proprietario del Bar Avana in Piazza Cataldo. Santo Alario lavorava lì.
I familiari hanno lanciato un appello: “Giovanni e Santo vi aspettiamo tutti a braccia aperte! Tornate a casa”.
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