C’è grande preoccupazione a Palermo per i due giovani ricoverati in rianimazione all’ospedale Civico, e si teme il contagio della meningite.
Meno di un mese fa, il 14 giugno è deceduta per una forma batterica ed altamente aggressiva della malattia Gloria Giulia Allotta, studentessa di Belmonte Mezzagno.
Tre casi in un arco temporale così ristretto destano allarme.

I due giovani ricoverati sono un ragazzo ed una ragazza. Del primo si sa molto poco, se non che è arrivato in ospedale ieri mattina ed i medici stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso. Si sospetta infatti che abbia la meningite.

Diagnosi di meningite purtroppo confermata per la giovane cameriera originaria di Porto Empedocle che lavora in alcuni locali a Palermo. I medici hanno eseguito le analisi e il responso è chiaro.

Non più caso sospetto ma accertato. La ragazza, N.F, ha 22 anni.

Intanto l’Asp di Palermo ha già comunicato ai parenti stretti, agli amici e alle persone che hanno lavorato con lei la terapia antibiotica da seguire.

La paura è certamente il peggior nemico ma la prevenzione è un arma fondamentale. Negli ultimi 5 anni sono stati registrati 70 casi di meningite batterica. Non è un dato clinicamente allarmante ma è comunque una cifra che fa riflettere circa la pericolosità della malattia.

“Dallo scorso anno – come ha riferito a BlogSicilia il responsabile del servizio epidemiologia dell’Asp di Palermo Nicola Casuccio – la Regione siciliana offre gratuitamente e attivamente il vaccino tetravalente che immunizza da tutti i tre ceppi virali. Purtroppo, però, le coperture sono ancora troppo basse. La gente non fa vaccinare i figli e spesso chi fa praticare il vaccino al neonato poi non lo porta per la seconda dose non completando il percorso di immunizzazione”.

I dati confermano l’allarme lanciato dagli esperti. Gli ultimi dati disponibili parlano di una copertura vaccinale di appena il 65,5% dei bambini nel primo anno di vita. Copertura che scende al 55% fra i 12 e i 18 anni quando occorre somministrare la seconda dose. Questo vuol dire che metà della popolazione non è stata immunizzata.

 

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