A manifestare contrarietà rispetto al provvedimento annunciato dall’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania è il presidente provinciale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti, Salvatore Bivona, che, pur sottolineando “l’azione virtuosa di chiusura del traffico in aree strategiche messa in atto dalla giunta Orlando”, giudica la decisione di pedonalizzare l’ultimo tratto del Corso “carica di conseguenze negative per il commercio della zona ”.
In una nota la Cidec afferma che “a Palermo, nell’area che insiste tra la Cattedrale e Corso Vittorio Emanuele annovera un alto numero di iscritti soprattutto nel settore dell’abbigliamento” e definisce “opportuna solo la chiusura del tratto compreso tra Porta Nuova e Piazza Vigliena”.
“Abbiamo ricevuto – spiega Bivona – molte proteste dai nostri iscritti, giustamente preoccupati per la possibile ulteriore desertificazione del commercio nel centro storico: per rivitalizzarlo, occorre semmai potenziare le attività degli esercenti e le iniziative legate all’intrattenimento”.
L’organizzazione di categoria punta inoltre l’attenzione sulla necessità di incrementare posteggi e varchi.
“Invitiamo l’amministrazione comunale – osserva Bivona – a rivedere un progetto di qualche anno fa, che prevedeva una zona per la sosta dei pullman tra piazza Domenico Peranni e la via Matteo Bonello, a pochi passi dal mercato delle Pulci e dalla Cattedrale; secondo l’idea originaria, nella stessa area avrebbero dovuto essere allestite alcune tensostrutture per l’esposizione di prodotti artigianali e destinati spazi per l’esibizione degli artisti di strada”.
Proprio in merito alla via Matteo Bonello, la Cicec lancia la proposta di invertirne il senso di marcia per raggiungere in auto la Cattedrale, “una soluzione – spiega – che andrebbe accompagnata dal potenziamento dei parcheggi nella zona”.
Tra le aree nevralgiche in tema di posteggi, secondo l’organizzazione di categoria, anche piazza Marina, dove “occorrerebbe incrementare i posti per le auto”, e il mercato di Ballarò “attorno al quale – conclude Bivona – sarebbe opportuno aprire alcuni varchi”.
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