Avrebbe guardato con insistenza la fidanzata di un giovane di Corleone. Per questo la notte del 18 settembre del 2016 è stato aggredito e picchiato nei pressi della villa comunale dal fidanzato e dall’amico. Il giovane dopo l’aggressione è finito in ospedale con diverse lesioni al volto e ferite al corpo.

Un processo lungo otto anni

Dopo otto anni i due giovani aggressori di 27 anni di Corleone sono condannati dalla corte d’appello di Palermo ad un anno di reclusione più il pagamento del danno provocato dalle percosse.
La vittima, difesa dall’avvocato Pier Franco Puccio, ha raccontato in sede di denuncia e poi durante il processo che stava tornando a casa quando è stato affrontato dal fidanzato. Gli si è avvicinato e con fare minacciato gli ha urlato “perché avesse guardato con insistenza la sua ragazza”. Il giovane ha negato. Ma non ha avuto neppure il tempo di spiegare che è stato colpito alla testa da un pugno di un amico del fidanzato. Una volta a terra e tramortito il ragazzo è stato colpito con calci e pugni. Una volta terminata l’aggressione il giovane ferito è stato portato all’ospedale Dei Bianchi e da qui all’ospedale Civico di Palermo.

Una aggressione avvenuta vicino alla caserma dei Carabinieri

Il pestaggio è avvenuto non distante dalla caserma dei carabinieri e i primi ad intervenire sono stati i militari. Nel corso del processo sono stati sentiti le fidanzate dei due aggressori e gli amici sia della vittima che dei due giovani.

Quasi tutti hanno confermato la partecipazione alla rissa dei due giovani senza però riuscire a spiegare il motivo della violenta rissa. I giudici di Termini Imerese hanno condannato i due a un anno di reclusione ciascuno, pena sospesa perché al di sotto dei minimi di legge per la punibilità col carcere. Condanna confermata dai giudici della IV sezione penale presieduta da Vittorio Anania.

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