Come era facile prevedere molti Palermitani, ignorando l’Ordinanza del Sindaco che aveva imposto il divieto di utilizzare i famosi “botti” di Capodanno, è stata largamente disattesa. Nonostante i sequestri delle Forze dell’Ordine per tutti quei prodotti di tipologia vietata dalla legge, la notte del 31 è stata accompagnata da innumerevoli manifestazioni di dubbia felicità ed in alcuni casi di pura incoscienza.

Basti pensare, in quest’ultimo caso, ai giochi pirotecnici esplosi direttamente tra i palazzi.

A manifestare per prima la protesta è la LIPU la cui sezione cittadina aveva chiesto, ed ottenuto, il reitero dell’Ordinanza già emessa nel dicembre 2015. “Già molto prima della mezzanotte – afferma Giovanni Cumbo, responsabile della sezione cittadina della LIPU – sembrava di essere, specie in alcuni quartieri, in una città bombardata. Il fenomeno era a dir poco evidente tanto da fare pensare che il mancato rispetto dell’Ordinanza sia rimasto sostanzialmente impunito. Surreale quanto successo nel tardo pomeriggio del 31 dicembre presso la Casa Circondariale di Malaspina, dove ho personalmente assistito ad una sorta di spettacolo a base di potenti petardi per salutare alcuni detenuti. E’ durato poco, in via Cilea, ma le esplosioni sono state violentissime. Ho visto due gatti fuggire terrorizzati tra le macchine in transito. Immagino un po’ in tutta la città i danni all’avifauna cittadina. Con il buio, poi, le esplosioni possono causare seri danni”.

Non devono avere gioito l’arrivo del nuovo anno neanche i cani del canile municipale come di alcuni rifugi cittadini. Numerose cartucce di fuochi d’artificio sono stati trovati lungo la strada che conduce ad un rifugio cittadino. Il luogo si trova proprio a ridosso del carcere di Pagliarelli.

Un grosso petardo è stato invece lanciato all’interno del canile municipale di Palermo. I volontari riferiscono di una colonna di fumo che ha seguito il forte frastuono. “Sembrava di stare in guerra – riferisce Salvatore Barone, volontario palermitano – I cani si sono rintanati tra le cucce. Quei botti sono pericolosissimi”.

Unico nota positiva è stato il pranzo di Capodanno. Come già successo per lo scorso Natale, i volontari non hanno fatto mancare la distribuzione di cibo particolare.

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