Due importanti realtà siciliane, Palermo e Catania, sono al centro del Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, dedicato alle aree urbane ad alta vulnerabilità sociale. A Palermo, il focus sarà sul quartiere Borgo Nuovo, con interventi mirati che partiranno dai centri di aggregazione e religiosi, coinvolgendo anche impianti sportivi e istituti scolastici. A Catania, invece, l’attenzione sarà rivolta al quartiere San Cristoforo, in un’ottica di rigenerazione urbana e inclusione sociale.
“Per Borgo Nuovo sono circa 20 gli interventi che verranno effettuati. Uno fra questi la chiesa di San Paolo Apostolo e il suo crocifisso a seguire sono previsti progetti di riqualificazione di scuole, palestre, spazi verdi e centri sociali. L’importanza di questo intervento, che si colloca in quello che riguarda le aree disagiate e fa parte del piano straordinario approvato dal Consiglio dei ministri, è legata al fatto che vi sono una grande partecipazione e un cofinanziamento del Comune, a sottolineare che si tratta di interventi condivisi in un’ottica di sussidiarietà” ha chiarito il Sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Il cronoprogramma
È già iniziata la fase operativa del progetto, ispirata al modello di intervento attuato a Caivano. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani nuovi spazi di aggregazione, sport e cultura, contrastando così fenomeni di disagio e marginalità giovanile.
“Il cronoprogramma è già in corso – ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla –. Una volta completate le procedure autorizzative presso la Corte dei Conti e le autorità centrali, siamo pronti a portare avanti gli interventi sul territorio, in collaborazione con la struttura commissariale centrale. Durante la riunione odierna abbiamo definito le priorità, valutato eventuali modifiche e integrato le proposte iniziali. Il Sottosegretario ha inoltre annunciato che i primi atti amministrativi legati agli interventi partiranno già nel mese di luglio, avviando ufficialmente la fase realizzativa. Contiamo di mettere in campo i primi provvedimenti già dal prossimo mese – ha aggiunto Lagalla –. Le opere materiali richiederanno tempo, ma il percorso è già tracciato e parte da subito”.
Avvio con stazionamento di 42 milioni
Già disponibili 42 milioni di euro per la prima fase del piano, di cui 25 previsti dal decreto Caivano ( provvedimento che mira a contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile). Da aggiungere a questi, circa 17 milioni provenienti da fondi comunali ed extracomunali su un totale di 180 milioni previsti nel triennio 2025-2027.
“Borgo Nuovo – sottolinea Carolina Varchi, responsabile di Fratelli d’Italia per le politiche del Mezzogiorno – non sarà più il fanalino di coda di una periferia dimenticata, ma un quartiere che può e deve diventare competitivo, attrattivo e integrato. E’ un impegno che oggi si trasforma in realtà. Per Fratelli d’Italia, nessun quartiere è una periferia da abbandonare”.
Otto i comuni italiani coinvolti
Il piano, approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 28 marzo, prevede interventi mirati in 8 comuni italiani ad alta vulnerabilità sociale: oltre Palermo e Catania, il progetto coinvolge anche i comuni di Rozzano, Roma ( Quarticciolo-Alessandrino), Napoli (Scampia e Secondigliano), Orta Nova, Rosarno e San Ferdinando.
“Sulla partenza dei tempi dipende dai progetti: ce ne sono alcuni che partiranno già domani, ad esempio il Cristo che è qui alle nostre spalle verrà riqualificato; ovviamente ci sono altre progettualità, come questa chiesa, per la quale confidiamo che entro la prima metà del 2027 possa essere fruita di nuovo dalla comunità di Borgo Nuovo” ha chiarito Fabio Ciciliano, commissario straordinario.
Commenta con Facebook