Più verde e meno cemento“: in pochi ricordano com’era piazza della Pace prima dell’arrivo dei container relativi ai lavori dell’anello ferroviario. Un decennio nel quale chi è cresciuto nel quartiere di Borgo Vecchio ha potuto vedere soltanto new jersey e palafitte, complici anche i ritardi che hanno contraddistinto l’opera. Quella che una volta era un’area verde, dove i bambini giocavano e i residenti del quartiere potevano rilassarsi o leggere un buon libro, ad oggi è un deposito, con larghi sterrati e ghiaia.

Motivo per il quale gli attivisti del centro sociale Anomalia, coadiuvati dall’associazione APE, hanno protestato per sollevare l’attenzione sul futuro della piazzetta. I manifestanti hanno ripulito il perimetro della piazzetta, sporco e pieno di rifiuti, per attrarre l’interesse delle istituzioni sul tema.

Gli attivisti: “Creare spazio verde, basta cemento”

A spiegare le ragioni della protesta è Alessio Celano, attivista del centro sociale Anomalia. “La nostra idea è quella di puntare i nostri occhi sulla questione, che appare ad oggi assurda sotto ogni punto di vista. Sappiamo che la ditta si è impegnata per restituire la villetta nelle migliori condizioni”. Un’area nella quale uno spazio verde farebbe davvero comodo, visto alcuni atavici fenomeni di degrado che hanno afflitto la zona negli anni scorsi, come l’abbandono di rifiuti o la risalita d’acqua di falda mista a fogna dal sottosuolo. “Ad oggi, all’interno, non c’è più nemmeno un prato. C’è solo uno sterrato coperto di ghiaia. Il nostro progetto è quello di creare un luogo verde, alberato, dove ci siano anche giochi per i bambini, togliendoli dalla strada”.

Longo: “Tempi certi su dismissione deposito”

“A distanza di dieci anni, ovvero dall’apertura di questo cantiere, c’è una legittima esigenza di conoscere i tempi certi per la chiusura del deposito – ha commentato il presidente dell’VIII Circoscrizione Marcello Longo -. Vogliamo capire quando questi spazi torneranno a disposizione della città. Vogliamo avere informazioni su quello che sarà il futuro di questa piazzetta, una volta liberata dal cantiere. Per questo ho deciso di partecipare a questa manifestazione dal chiaro titolo: “Riprendiamoci piazza della Pace”.